Bari, lotta tra clan per il controllo dello spaccio: dieci arresti tra i Palermiti e i Capriati
Stamattina i carabinieri del comando provinciale di Bari hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 10 persone affiliate e contigue ai clan Palermiti e Capriati, ritenute responsabili di lesioni aggravate, detenzione e porto abusivo di armi, rapina, furto e di costituzione di una associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Le indagini erano state avviate dopo la sparatoria avvenuta il 23 settembre 2016 a Bari, in stradella del Caffè, a Poggiofranco.
Gli inquirenti sono riusciti a ricostruire la causa dell’agguato, scaturito da un contrasto maturato negli ambienti dello spaccio di droga e finalizzato ad imporre il proprio mercato illegale di stupefacenti nel rione.
Nel corso delle indagini è stata scoperta un’articolata associazione per delinquere di stampo mafioso, dedita al traffico e alla gestione dello spaccio di sostanze stupefacenti, capeggiata da L. M. (già condannato in passato per 416 bis c.p.) e L. G., riconducibili entrambi al clan Capriati.
Le investigazioni hanno avuto conferma dalle dichiarazioni di vari collaboratori di giustizia circa le responsabilità degli autori della sparatoria e in ordine all’operatività dell’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, articolata gerarchicamente con ruoli ben definiti.
Ulteriori riscontri sono stati forniti dai sequestri, in particolare quello del 5 giugno 2018, quando venne individuata la base logistica di L. M. con sequestro di una pistola calibro 9 x 17 e oltre 50 kg di droga.
Nel corso delle odierne operazioni, inoltre, sono stati trovati e sequestrati circa 61.000 € in contanti all’interno di un borsone occultato sotto il letto di uno degli arrestati, oltre che 110 grammi di marijuana e 50 di cocaina, trovati e sequestrati a carico di ignoti, all’interno di alcuni pneumatici riempiti di terra e accatastati subito fuori l’abitazione di un’altra delle persone colpite dalle odierne ordinanze.