Bari, il consiglio comunale approva il Regolamento del verde urbano e “cancella” via Pende
Il Consiglio comunale, nella seduta di ieri, 25 maggio, ha dato seguito a due importanti novità per la città di Bari: l’approvazione del Regolamento del verde urbano e la “cancellazione” di via Nicola Pende.
Per quanto riguarda il primo tema, è la prima volta che la città di Bari si dota di un “Regolamento del verde urbano”, e lo fa dopo oltre due anni e mezzo di lavoro.
Il testo – che conta 43 articoli, 8 capitoli e 2 allegati – è stato redatto con la collaborazione dei 5 Municipi e della Consulta comunale per l’Ambiente, che ha di fatto provveduto alla stesura della prima bozza e alla revisione del testo dopo le osservazioni degli uffici comunali.
Il Regolamento si applica sia al settore pubblico che a quello privato: riguarda infatti tutti gli spazi verdi pubblici – aperti e recintati, di pertinenza degli edifici di proprietà pubblica (come i giardini scolastici), gli alberi che costeggiano le strade cittadine – e quelli privati, rispetto ai quali offre indicazioni sulla manutenzione e sulle progettazioni relative ai nuovi insediamenti.
I criteri individuati interessano la gestione, l’incremento e la realizzazione di nuovo verde urbano, con indicazioni utili sulle specie arboree (59) e arbustive (26) consigliate per il nostro territorio.
Per la prima volta, inoltre, vengono previste delle sanzioni per chi non rispetti le linee contenute nel regolamento e danneggi il patrimonio verde cittadino.
L’obiettivo generale del regolamento è quello di disciplinare la manutenzione, la gestione e la progettazione del verde, in modo tale da preservarlo anche attraverso la difesa fitosanitaria, il controllo delle specie infestanti e la salvaguardia delle siepi e degli arbusti.
Inoltre, grazie all’interlocuzione con la Consulta per l’Ambiente, è stata posta una nuova attenzione rispetto all’utilizzo delle cosiddette piante allergizzanti (art. 29) cui vengono preferite essenze che non presentano rischi per le persone allergiche.
Nel provvedimento vengono anche fissate le modalità di autorizzazione e stima delle aree verdi pubbliche con l’individuazione dei valori ornamentali dei giardini e la quantificazione dei relativi eventuali danni causati al patrimonio arboreo.
Un capitolo è interamente dedicato all’uso, alla fruizione e all’affidamento degli spazi verdi pubblici: vengono individuate le destinazioni, le modalità d’accesso, l’articolazione di zone dedicate alle attività ludiche e sportive e allo sgambamento dei cani, nonché le regole per la partecipazione dei cittadini alla cura e alla valorizzazione del verde anche attraverso forme di affidamento e sponsorizzazione.
“Dopo quattro anni dalla stesura di una prima bozza di Regolamento urbano del verde pubblico e privato – si legge in una nota della Consulta per l’Ambiente – accogliamo con soddisfazione la notizia dell’approvazione da parte del consiglio comunale del Regolamento sul verde urbano. Va considerato tuttavia che questo rappresenta solo un primo passo verso un utilizzo più moderno del verde pubblico coerentemente con la nuova strategia europea per una visione del verde quale servizio ecosistemico a tutela e garanzia dello sviluppo sostenibile delle aree urbane. È necessario che il Comune effettui il censimento del verde, il piano del verde, la carta del verde e la rete ecologica locale inserita nella pianificazione urbanistica”.
La Consulta, infine, “prende atto dell’interesse dimostrato dall’Amministrazione in questi ultimi anni verso la gestione del verde pubblico e afferma ancora una volta la volontà di operare in sintonia con il Comune di Bari per il bene della città e dei cittadini”.
Insieme al Regolamento sono stati approvati anche 4 emendamenti (3 dei quali proposti dal Movimento 5 Stelle).
25 sono stati i consiglieri che hanno votato a favore dell’approvazione del Regolamento. I consiglieri dei partiti di centrodestra (Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia), invece, si sono astenuti.
Sempre ieri, inoltre, il consiglio comunale ha approvato la “cancellazione” di via Nicola Pende.
La mozione, presentata dal consigliere Cipriani in rappresentanza di Bari Bene Comune, Anpi, Convochiamoci per Bari e La Giusta Causa, sottolineava come Nicola Pende, seppur illustre accademico, medico e politico, fosse stato colpevole di aver aderito convintamente al fascismo e di aver sottoscritto il “Manifesto della Razza”.
Con 20 voti favorevoli e 4 contrari (i consiglieri di centrodestra Manginelli, Viggiano, Ciaula e Picaro hanno infatti votato contro), il consiglio comunale ha approvato la rimozione dell’intitolazione di via Nicola Pende. Al suo posto è stata proposta l’intitolazione della via alla scrittrice e poetessa partigiana Alba De Céspedes.