Integrazione Rom, Sinti e Camminanti: oggi riunione dedicata alla sanità
Si è tenuta questa mattina la riunione del tavolo di lavoro di Bari per l’aggiornamento del Piano di azione locale finalizzato a favorire l’integrazione delle comunità Rom, Sinti e Camminanti.
Dopo l’annullamento degli incontri già programmati per marzo e aprile, dovuto all’emergenza sanitaria, i lavori sono ripresi a distanza con la riunione odierna, svolta su una piattaforma online (l’immagine presente in questo articolo è di repertorio, ndr).
Al centro dell’incontro il tema dell’accesso alla sanità. Oltre ai rappresentanti di enti locali, istituzioni, associazioni, scuole ed enti formativi già presenti ai precedenti incontri, alla discussione hanno partecipato anche il personale medico-sanitario che in questo periodo sta collaborando con l’assessorato al Welfare, provvedendo ad eseguire screening nei campi della città, e l’esperta nazionale di progetto Aurora Sordini: è stata proprio la dottoressa Sordini a illustrare le modalità per garantire l’iscrizione anagrafica delle persone che vivono negli insediamenti, portando due esempi pratici riferiti alle città di Roma e Napoli.
L’iscrizione anagrafica, che da un punto di vista giuridico rappresenta l’accesso alla residenza, facilita infatti notevolmente i processi di inclusione sociale.
Come noto la città di Bari, in qualità di beneficiaria delle azioni di sistema previste dal PON Inclusione 2014-2020, è una delle 8 città metropolitane (insieme a Messina, Catania, Genova, Cagliari, Milano, Napoli e Roma) che partecipano all’Azione “Interventi pilota per la creazione di tavoli e network di stakeholder coinvolti a diverso titolo con le comunità Rom, Sinti e Camminanti”, al fine di favorire la partecipazione delle comunità Rom alla vita sociale, politica ed economica.
L’azione è implementata dall’associazione temporanea di imprese composta da NOVA Onlus (capofila) e dai partner fondazione Casa della Carità “Angelo Abriani”, associazione 21 Luglio e fondazione Romanì Italia, con la supervisione dell’UNAR.
Il capoluogo pugliese si è già dotato di un Piano di Azione Locale che, attraverso il lavoro dei tavoli, sarà integrato e articolato con specifici modelli di gestione finalizzati alla piena inclusione delle comunità interessate dal progetto.
Gli interventi del programma riguardano il superamento del disagio abitativo, l’inclusione sociosanitaria, scolastica e lavorativa, le relazioni con le istituzioni e con le altre componenti della comunità locale.