Sulla rivista Nature il lavoro (in prima pagina) dei fisici del Politecnico di Bari
Si suppone che, all’inizio della storia di tutte le storie, il big-bang, 15 miliardi di anni fa, la materia e l’antimateria siano state create in eguale quantità.
Ma nell’evoluzione successiva dell’universo sarebbe intervenuto un processo che avrebbe favorito la prevalenza della materia sull’antimateria.
Oggi, infatti, l’universo osservato è fatto quasi esclusivamente di materia.
Questo meccanismo, almeno in parte, sembra essere dovuto a una stupefacente proprietà quantistica dei neutrini: il fenomeno dell’oscillazione. La collaborazione T2K (Tokai to Kamioka, che da oltre 10 anni studia i fenomeni connessi alle oscillazioni dei neutrini) aggiunge nuove evidenze nella comprensione della asimmetria fra il comportamento della materia e quello dell’antimateria.
I nuovi risultati dimostrano che il fenomeno dell’oscillazione, con cui i neutrini di un tipo si “trasformano” in neutrini di un altro tipo, si verifica con probabilità diverse per i neutrini rispetto agli antineutrini.
A questa ricerca la prestigiosa rivista scientifica internazionale Nature dedica oggi, 15 aprile, la copertina dell’ultimo numero che ritrae l’interno del gigantesco rivelatore sotterraneo Super-Kamiokande, installato nella miniera di Kamioka, equipaggiato con oltre 11.000 occhi elettronici (fotomoltiplicatori) capaci di catturare la luce prodotta dagli elusivi neutrini nelle interazioni con l’acqua purissima (50.000 tonnellate) di cui è riempito.
Ma perché noi baresi dovremmo essere così interessati a questa pubblicazione?
L’esperimento T2K – per i tanti di noi che non lo sanno – è una collaborazione internazionale a cui l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) partecipa con i contributi delle Sezioni INFN e del Politecnico di Bari e delle Università di Napoli, Padova e Roma Sapienza e dei Laboratori Nazionali di Legnaro dell’INFN.
Il team pugliese che ha partecipato a questa scoperta è composto da ricercatori della Sezione di Bari dell’INFN e del Dipartimento Interateneo di Fisica, coordinato dalla dott.ssa Maria Gabriella Catanesi (INFN) e composto dal prof. Vincenzo Berardi (Poliba), dal dott. Lorenzo Magaletti (ricercatore a tempo determinato Poliba) e dal dott. Emilio Radicioni (INFN). A partire dal 2020 si è unito al gruppo T2K il prof. Roberto Spina, del Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management che partecipa alle attività di sviluppo e upgrade di T2K.