Coronavirus, continua a distanza il servizio di sostegno ai futuri genitori e neogenitori in difficoltà
È in corso il programma di sostegno comunale – ora a distanza – alle donne in gravidanza, ai neogenitori e alle famiglie con bambini d’età tra 0 e i 2 anni grazie alla collaborazione con Save the Children e l’associazione Il Melograno – Centro Informazione Maternità e Nascita.
L’iniziativa rivolta alle famiglie e ai nuclei più fragili proseguirà, dunque, in questi giorni attraverso consulenze telefoniche e video-conferenze condotte dagli operatori della sezione locale dell’organizzazione per offrire supporto ostetrico, psicologico ed emotivo.
Questo intervento specifico rientra nel progetto “Fiocchi in Ospedale Bari”, un servizio a bassa soglia svolto da Save the Children all’interno delle strutture ospedaliere con l’obiettivo di ascoltare, accompagnare e garantire il sostegno di cui hanno bisogno ai futuri e ai neogenitori in condizione di fragilità socio-economica e marginalità, e prevenire e affrontare il disagio psicologico delle mamme prima e dopo il parto.
L’azione si colloca nell’ambito del più ampio intervento “Non da soli” di Save the Children, pensato per rispondere all’emergenza da diffusione del Covid 19 e che nelle ultime settimane ha infatti raggiunto 20.000 persone, tra bambini, adolescenti, famiglie vulnerabili e docenti, lavorando costantemente, nel rispetto delle norme, attraverso i suoi progetti e con una rete di 41 associazioni partner sul territorio italiano.
Il servizio è rivolto a tutti/e i cittadini/e della città: per usufruirne bisogna contattare gli operatori chiamando i numeri 342 7324254 e 329 1856039, il lunedì e il giovedì, dalle 10 alle 12.
Per sostenere i genitori, i nonni e le altre figure familiari di riferimento nel compito educativo e di cura, prima e dopo la nascita del bambino, in questi giorni gli operatori sono impegnati a contattare, telefonicamente o via chat, le mamme già seguite dal progetto o indicate dai referenti ospedalieri e/o dei servizi territoriali in questa fase di particolare stress del servizio sanitario per orientarle ai servizi disponibili, supportarle emotivamente, chiarire dubbi e perplessità; a potenziare il sostegno materiale alle famiglie in condizioni di povertà estrema la cui vulnerabilità è stata ulteriormente accentuata dalla emergenza sanitaria, attraverso voucher, buoni spesa, e sostegno individualizzato; a produrre e diffondere informazioni sulla gravidanza (movimento e alimentazione), il travaglio, il parto, l’allattamento e sulle azioni di cura utili a lenire i disturbi della primissima infanzia; a offrire, infine, consulenza telefonica specialistica (legale, sociale, ostetrica, linguistica).