La città di Canton (Cina) dona a Bari 100.000 mascherine e 200 termometri a infrarossi
“Possa l’amicizia tra cinesi e italiani durare per sempre”. Queste le parole stampate – in italiano e in cinese – sui pacchi arrivati oggi da Canton (Cina) a Bari, pieni zeppi di mascherine e termometri.
C’è infatti, ormai dal 1986, un antico gemellaggio che unisce (non solo idealmente) le due città. Già lo scorso 10 febbraio il sindaco Decaro scrisse una lettera al collega cinese – quando la situazione Coronavirus era a parti invertite – per testimoniare la solidarietà del popolo barese ai cittadini di Canton.
Canton (Guǎngzhōu), con i suoi 14 milioni di abitanti e una crescita demografica del 3,8% su base annua, è la più grande città costiera del sud della Cina, capoluogo della provincia del Guangdong e cuore della “Grande Baia” (Greater Bay): il più grande distretto produttivo e tecnologico del mondo.
Ora che Canton sta piano piano tornando alla normalità, il sindaco Wen ha voluto ricambiare la vicinanza dei cittadini baresi donando alla città 100.000 mascherine e 200 termometri a infrarossi, in un momento in cui i dispositivi di protezione individuale in Italia scarseggiano.
Il prezioso carico è stato consegnato questa mattina, grazie all’impegno della sociertà Apulia Logistics (che ne ha curato la spedizione gratutita da Milano a Bari), presso il Comando della polizia locale, dove il sindaco Decaro si è recato personalmente.
“Ringrazio il sindaco e la città di Canton, con la quale siamo gemellati da quasi 35 anni – ha detto Decaro-. Li ringrazio di cuore per questa donazione perché è difficile trovare le mascherine sul mercato italiano e ne abbiamo davvero bisogno in questo momento di grave emergenza sanitaria. Molte di queste mascherine serviranno per proteggere il personale dell’amministrazione comunale impegnato in prima linea: quindi gli agenti di polizia locale, i dipendenti delle aziende municipalizzate a contatto con il pubblico, come gli autisti dell’Amtab, o che lavorano per strada, come i lavoratori di Amiu, ma anche gli impiegati dell’ufficio Anagrafe. Altre, invece, saranno distribuite agli ospiti delle case di comunità e delle strutture di accoglienza notturna, oltre che alle centinaia di volontari che ogni giorno dedicano il loro tempo per sostenere chi è in difficoltà. A loro, come agli amici di Canton, va il nostro più sentito ringraziamento, con la speranza di poterci abbracciare tutti molto presto”.