“Vai a rubare a San Nicola”: all’Abeliano lo spettacolo sul riscatto delle donne del Sud
Sabato 22 febbraio, alle 21, al teatro Abeliano di Bari, andrà in scena “Vai a rubare a San Nicola!”, la storia – di e con Anna Piscopo – che parla del riscatto di una donna del Sud povera ed emarginata che, diventando protagonista ed eroina di una fiaba, ridà dignità al suo genere, al suo ceto sociale e alla sua lingua.
Diretto e co-scritto da Lamberto Carrozzi, questo spettacolo, dal gusto boccaccesco, fonde linguaggi di diversa provenienza, dalla sceneggiata all’italiana alla farsa, passando per il cappa e spada del cinema di genere.
È una fiaba moderna, che scardina i ruoli di genere di quelle classiche, riscrivendo una leggenda appartenente alla tradizione popolare e religiosa della città di Bari, il furto delle ossa di San Nicola da Mira.
Se nella storia originale a rubare le ossa del Santo fu una nave carica di marinai, in questa è una ragazza ribelle a riscattare le sorti di Bari e la sua stessa vita.
“Volevo parlarne a modo mio della maternità – ha affermato Anna Piscopo – e per un fortuito incrocio di intuizioni, ho deciso di riscrivere la leggenda del trafugamento delle ossa di San Nicola. Ho incrociato queste istanze poiché lui è un Santo estremamente legato a donne e bambini”.
Il testo, che esprime l’urlo di rivolta della protagonista contro una società che la vuole ai margini, perché donna e non sottomessa, si sviluppa in un dialetto che sporca l’italiano e si snoda in un andamento musicale, ricco di assonanze e ripetizioni, ma sempre nell’ambito di una comunicazione molto concreta, a volte comica.
È un flusso sonoro che restituisce la capacità di ammaliare, di trascinare nelle spire del racconto, di vivere con passione e tenacia, che hanno solo certe donne del Sud.