Teatro, al Kismet in scena ‘Misericordia’, favola moderna sulla fragilità delle donne
Sul palco del teatro Kismet andrà in scena, sabato e domenica prossimi, l’umanità, con tutti i suoi drammi. Stiamo parlando di ‘Misericordia’, l’ultima produzione di Emma Dante, in programma sabato 22 alle 21 e domenica 23 alle 18.
‘Misericordia’ è una “favola contemporanea” che mette in luce la fragilità delle donne, caratterizzate – nell’universo di Emma Dante – da una disperata e sconfinata solitudine.
Sulla scena tre puttane e un ragazzo menomato, che vivono in un monovano lercio e miserevole. Durante il giorno le donne lavorano a maglia e confezionano sciallette, al tramonto, sulla soglia di casa, offrono ai passanti i loro corpi cadenti.
Arturo non sta mai fermo, è un picciutteddu ipercinetico. Ogni sera, alla stessa ora, va alla finestra per vedere passare la banda e sogna di suonare la grancassa.
La madre di Arturo si chiamava Lucia, era secca come un’acciuga e teneva sempre accesa una radiolina. La casa era china ‘i musica e Lucia abballava p’i masculi!
Soprattutto per un falegname che si presentava a casa tutti i giovedì. L’uomo era proprietario di una segheria dove si fabbricano cassette della frutta, guadagnava bene ma se ne andava in giro con un berretto di lana e i guanti bucati. Lo chiamavano “Geppetto”. Alzava le mani. Dalle legnate del padre nasce Arturo e Lucia muore due ore dopo averlo dato alla luce. Nonostante l’inferno di un degrado terribile, Anna, Nuzza e Bettina se lo crescono come se fosse figlio loro. Arturo, il pezzo di legno, accudito da tre madri, diventa bambino.
“Misericordia” è una favola contemporanea. Racconta la fragilità delle donne, la loro disperata e sconfinata solitudine.