Bari, nasce a Japigia il primo polo comunale dell’infanzia: oggi l’open day
È stato inaugurato questa mattina, alla presenza del sindaco Decaro, il nuovo polo comunale dell’infanzia del quartiere Japigia, realizzato nell’asilo Michele Speranza, di recente oggetto di lavori di ristrutturazione e adeguamento.
Insieme al primo cittadino anche Paola Romano, assessora alle Politiche educative, e Lorenzo Leonetti, presidente del Municipio I.
Tantissimi sono stati i cittadini che, questa mattina, hanno partecipato alla visita aperta nella struttura che ospiterà il primo polo barese dell’infanzia.
Il centro accoglierà i bambini da tre mesi a sei anni, e al suo interno avrà comunque l’asilo nido Japigia di via Viterbo, una sezione primavera e una scuola dell’infanzia.
Saranno accolti circa 130 bambini in totale e le iscrizioni saranno aperte a partire dal prossimo marzo, secondo le procedure previste dalla Ripartizione Politiche educative del Comune di Bari.
Nel corso dei lavori dell’ex nido Speranza sono stati riconvertiti alcuni locali esistenti, in particolare quelli relativi alla ex casa del custode, che ospitano oggi la cucina per le sezioni del nido.
Ma sono stati ristrutturati anche alcuni bagni ed eseguite alcune modifiche impiantistiche.
Ulteriori interventi hanno interessato la recinzione esterna del plesso, ormai obsoleta, che si affaccia su via Peucetia e l’eliminazione di una depressione utilizzata in passato come anfiteatro che, costituendo un pericolo per l’incolumità dei più piccoli, è stata colmata e poi rivestita in pavimentazione anti trauma per le attività ludiche dei bambini, che potranno svolgersi all’ombra dei pini decennali.
”Il nostro obiettivo – ha detto Decaro – è aprire strutture come questa in tutta la città. Luoghi dove di fatto sono accolte le famiglie per intero, genitori e figli. Offrendo un polo integrato per l’infanzia, infatti, il Comune intende lanciare alle famiglie un messaggio chiaro rispetto all’aiuto che vogliamo offrire per la conciliazione dei tempi vita lavoro. Penso alle famiglie che hanno due figli e che spesso sono costrette a lottare contro il tempo per spostarsi da un plesso all’altro, con non poche difficoltà, visto che si tratta di bambini davvero molto piccoli. Qui gli educatori accoglieranno i bambini dai primissimi mesi di vita fino ai sei anni, con la possibilità di offrire anche il servizio prolungato fino alle 18″.
“Investire in infrastrutture per i più piccoli – ha proseguito il primo cittadino – significa per noi investire in una comunità di cura, che si sostiene nei momenti forse più difficili nella vita di una famiglia, quando i bambini sono troppo piccoli e le difficoltà quotidiane sono più pressanti, creando una alleanza tra educatori e famiglie, famiglie con altre famiglie e il quartiere, che mi auguo vorrà prendersi cura di questo nuovo spazio rinato”.