Creavano false cartelle esattoriali per truffare automobilisti: famiglia barese nei guai
Per loro quello di truffatore era un mestiere di… famiglia. Una famiglia barese, infatti – madre, padre e figlia -, gestori di una nota agenzia automobilistica, è accusata di aver escogitato e portato a termine una serie di truffe a danno di ignari automobilisti.
A portare avanti le indagini il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Bari, che ha scoperto come diverse cartelle esattoriali emesse dalla società GERIT SpA – per le quali erano giunte alla prefettura di Roma istanze di annullamento di sanzioni per il codice della strada commessi da soggetti residenti nel Barese – non esistessero realmente.
Ma a non esistere era anche la stessa GERIT. Anche le contestazioni, non presenti negli archivi della polizia stradale, sono risultate inesistenti.
Il modus operandi era sempre lo stesso: una volta create le false cartelle esattoriali, recanti cifre esageratamente esose (da un minimo di oltre 1.500 euro ad un massimo di oltre 16.000 euro), queste venivano inviate a soci di due associazioni baresi, la NUOVA AURA e la A.R.U.A CON PUGLIA DUE, riconducibili ai citati soggetti, così da indurre le vittime a rivolgersi a loro per ottenere assistenza nella presentazione del ricorso alle contestazioni – fasulle – emesse nei loro confronti, promettendo un esito positivo dietro il pagamento del 15-20% della cartella stessa.
La condotta degli indagati è diventata ancora più grave nel momento in cui, attraverso il minuzioso esame della documentazione – cartacea e informatica – sequestrata nel corso delle perquisizioni, si è avuta contezza della molteplicità dei falsi che sono stati creati ad arte, aventi ad oggetto sentenze del giudice di pace, lettere di diverse prefetture, attestazioni di deposito da parte della polizia di Stato.
I tre sono stati quindi segnalati all’autorità giudiziaria per aver commesso oltre 20 episodi di truffa e falso, procurandosi un ingiusto profitto quantificabile, allo stato, in diverse migliaia di euro.