“Tartarughe in viaggio”, il nuovo corto di Greenpeace per salvare gli oceani
Sei specie di tartarughe marine su sette rischiano l’estinzione. I nostri oceani, infatti, sono sempre più minacciati da cambiamenti climatici, inquinamento da plastica, trivellazioni petrolifere e pesca eccessiva.
Questi dati allarmanti stanno popolando i cuori e le coscienze dei volontari di Greenpeace (e non solo) di tutto il mondo.
Al fine di denunciare tutto ciò e sensibilizzare l’umanità intera, la stessa ONG ambientalista ha pubblicato in rete un nuovo corto d’animazione in cui protagonista è una famiglia di tartarughe.
Le voci del video – fatto dai creatori dei cartoon Wallace e Gromit e Galline in fuga – sono di Giorgia e Adriano Giannini.
La famiglia di tartarughe, a bordo di una conchiglia, sta facendo ritorno a casa al termine di una vacanza. Dopo una sosta obbligata causata dall’appostamento di due barracuda, dopo aver affiancato una trivella ed essersi fermati per scansare la corrente di rifiuti, raggiunge la propria casa.
Tutto va come dovrebbe essere: la mamma corre ai fornelli e il resto della famiglia scarica i bagagli.
Improvvisamente, però, ecco che un’esplosione si abbatte sull’abitazione delle testuggini. La mamma purtroppo non ce la fa e non ne viene fuori, il resto della famiglia si salva.
Al papà non resta che consolare i figlioletti che si chiedono invano che fine abbia fatto la mamma.
Una scena struggente, che penetra dritta nelle coscienze di chi guarda il filmato e che strappa anche qualche lacrima a chi ha le corde della sensibilità ben tese.
Le tartarughe si “umanizzano” e assumono connotati e tratti umani, visto che viaggiano su una speciale vettura e indossano de vestiti potendo addirittura parlare.
Non possiamo cambiare il passato, ma possiamo chiedere un futuro migliore.
Questo il monito con cui si chiude il video.
Gli attivisti, con questo corto, rivendicano il bisogno di aree protette: ne servono almeno in un terzo degli oceani, al fine di salvare le tartarughe e gli altri animali marini.
È possibile firmare la petizione all’indirizzo: tartarughe-in-viaggio.greenpeace.it
https://youtu.be/Ebj3KXOh0Lk