Bari, i numeri del welfare comunale a Natale. Bottalico: “Rete che funziona”
Sono stati resi noti in questi giorni, da parte dell’assessorato al Welfare, i dati relativi alle prestazioni sociali erogate in favore della città nel mese di dicembre 2019.
Tali dai si riferiscono, in particolare, al piano di contrasto all’emergenza freddo predisposto da Palazzo di Città.
“Grazie all’intenso lavoro di programmazione e coordinamento – ha commentato l’assessora Bottalico – siamo nelle condizioni di prendere in carico tutte le situazioni di emergenza che richiedono l’attivazione di servizi a bassa soglia anche nei periodi dell’anno oggettivamente più critici, come i mesi più freddi associati alle festività natalizie, che segnano un picco di malessere per le persone sole e prive di riferimenti”.
“Tutte le segnalazioni arrivate alla ripartizione – conclude la Bottalico – sono state accolte e, nonostante il calo delle temperature e gli arrivi di persone senza dimora dall’area metropolitana, solo 17 dei 64 posti letto aggiuntivi previsti nelle struttura di accoglienza sono stati richiesti e occupati, a riprova dell’efficacia del piano predisposto”.
Di seguito i risultati ottenuti a dicembre 2019:
Per quanto riguarda il centro diurno comunale Area 51, sono complessivamente 388 (316 uomini e 72 donne) le persone che si sono rivolte alla struttura per diverse tipologie di servizi. 11.175 è il numero totale delle prestazioni erogate dal 1 al 31 dicembre, tra cui 4.620 pasti, 2.637 docce e servizi igienici, 728 depositi bagagli e indumenti, 2.185 interventi di ascolto, segretariato sociale e orientamento.
Nello stesso periodo il PIS – Pronto intervento sociale, attivo h 24, ha ricevuto 254 segnalazioni, effettuando 16 interventi in loco e 56 inserimenti nelle strutture territoriali del Welfare. Le problematiche rilevate sono prevalentemente di carattere sanitario e psichiatrico e riguardano persone anziane e senza dimora, mentre 7 casi sono riconducibili a episodi di maltrattamento.
Inoltre, su segnalazione dello sportello sociale della ripartizione Servizi alla persona, l’Unità per le povertà estreme ha preso in carico 19 casi ad alta complessità.
Nel mese di dicembre il servizio dell’Unità di strada programmato sulle aree urbane segnate da maggiori criticità ha intercettato 500 casi, di cui 370 uomini, 123 donne e 7 transgender, fra italiani e stranieri, orientandoli nell’accesso ai servizi del welfare e segnalando le situazioni più gravi alla ripartizione Servizi alla persona.