Ricerca, all’Università di Bari nuovo studio per combattere la leucemia mieloide
Stilato un nuovo protocollo per identificare i geni alterati nella leucemia mieloide.
Il lavoro è stato portato a termine da un team di ricercatori dell’Università degli studi di Bari.
Parliamo, nello specifico, degli studiosi del Laboratorio di Ricerca per le Scienze Ematologiche dell’ U.O.C. di Ematologia con Trapianto (Dipartimento dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi) diretto dal Prof. Francesco Albano.
I risultati di questo studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Gens, che sul numero di dicembre 2019 ha dedicato la copertina alla scoperta del team coordinato dal dott. Albano.
I ricercatori – come si legge su un comunicato pubblicato sul sito di UniBa – si sono serviti di tecniche di sequenziamento di “terza generazione” nell’ambito di leucemie acute mieloidi.
Questa tecnologia, secondo i protocolli di lavoro pubblicati, risulta essere più sensibile, economica e vantaggiosa per quel che riguarda la rapidità di produzione dei risultati.
Tutto questo è stato realizzato grazie alla collaborazione dell’Associazione Italiana contro le Leucemie, Mieloma e Linfoma – Sezione di Bari (AIL-Bari).
Il prof. Albano, insieme ai suoi collaboratori, ha realizzato una piattaforma dal titolo “GenomiBa”, atta a fornire servizi di genomica basati sul sequenziamento del DNA.
Tutto ciò consentirà di avere informazioni sullo stato di “salute” dei geni nel paziente, così da intervenire definendo dapprima la prognosi e in seguito una terapia.