Il pesce che mangiamo a Natale è davvero sano? Il commento della Guardia Costiera di Bari
Sulle tavole natalizie baresi è d’obbligo il pesce, crudo o cotto che sia. Ma i prodotti ittici che giungono sulle coste della città di San Nicola sono sempre sani?
Evidentemente no, così come ha dichiarato la Guardia Costiera in una conferenza stampa svoltasi ieri, in cui è stato fatto il punto sulla grande quantità di prodotti sequestrati dal Corpo.
Un ammontare di 60mila euro in sanzioni: questo il bilancio emesso dalla Guardia Costiera che, dal 25 novembre scorso, ha effettuato controlli, sanzioni e sequestri in vista delle festività natalizie.
Tutto ciò rientra, come è stato detto dal vice comandante della Direzione Marittima di Bari, Attilio Maria Decanto, nell’operazione nazionale “Mercato globale”.
La correttezza delle pratiche commerciali è stato il principale indice di controllo valutato dalla Guardia costiera barese per garantire il rispetto delle leggi sulla pesca e la tutela dei consumatori.
I numeri, relativi al territorio pugliese e quello della Lucania Jonica, per quel che riguarda l’anno solare in corso, parlano di oltre 10.000 controlli, con 2.100 ispezioni e 639 illeciti contestati e 117 penali accertati.
Sono invece 35 le tonnellate di prodotti sequestrati, mentre sono 322 gli attrezzi sottratti.
Altresì importante il sequestro di datteri e oloturie, prodotti ricercati e destinati al mercato asiatico, ma vietati in Italia.