Oggi il ‘Make something week’, l’evento per promuovere la sostenibilità e ridurre gli impatti ambientali
Nel periodo degli acquisti pre-natalizi, nell’epoca del tutto pronto per essere incartato, c’è chi dice No a tutto questo.
Da qui nasce la ‘Make something week’, l’evento organizzato da Greenpeace per rivoluzionare le abitudini dei consumatori, promuovere la sostenibilità e ridurre gli impatti ambientali creando modelli di consumo alternativi a quelli che attualmente stanno distruggendo il Pianeta.
Un festival internazionale in cui ci si siederà “a tavolino” per produrre, in prima persona, qualcosa.
Una sfida per riscoprire quanto è bello fare, creare e riparare. E farlo insieme agli altri, con l’ottica del riuso e della mobilità sostenibile, i cui propositi sono quelli di ridurre i consumi e abbattere gli impatti ambientali dannosi.
Questo pomeriggio, a partire dalle 17.30, i volontari del gruppo locale Bari di Greenpeace, assieme al gruppo Drops of Ecology youth exchange, al Tazebike – Bistrot e Ciclofficina & caffetteria e altri makers del territorio, vi aspettano per il Make Something Bari – Lifystyle 1.5, dove ‘1.5’ si riferisce all’aumento massimo della temperatura media globale stabilito dagli accordi di Parigi per limitare i cambiamenti climatici.
Al fine di salvaguardare l’ambiente che ci circonda, è necessario un cambiamento nel modo di vivere con e per la nostra società.
Lo scopo di questa iniziativa è quello di dimostrare che vivere in modo alternativo nelle nostre città è possibile: connettere le persone anziché comprare è il monito su cui fondano le basi le moltissime attività che avranno luogo oggi a Bari.
Con il gruppo Drops of Ecology youth exchange, ad esempio, sarà attivo un riciclo creativo, con la possibilità di creare la propria shopping bag con una semplice t-shirt (quest’ultima potrebbe subire una metamorfosi che la porterà ad assumere le sembianze e le funzioni di una borsa per la spesa).
Dimostrazioni pratiche e realizzazioni di oggetti utili alla vita quotidiana andranno in parallelo a un workshop dal titolo “CartoliAmo”, in cui la maker Sarah Paparella realizzerà con i bambini degli addobbi natalizi creativi con materiale di riuso (cartoncino, sughero, velina e rafia).
Ma non finisce qui. Ci sarà, infatti, anche un laboratorio di bambole, con tanto di ago e filo, a cura di Marta Bellini.
E ancora un corso, tenuto da Michael Lester Mayeux, ciclomeccanico del Tazebike, su come riutilizzare i pezzi di una vecchia bici per ridare la vita
ad un’altra bicicletta o per creare degli oggetti copletamente diversi, come una cintura o un portafogli.
L’edizione 2019 di Make Something Week affronterà anche il tema delle pubblicità commerciali negli spazi pubblici e del modo in cui i cartelloni pubblicitari riescano ancora a influenzare i cittadini nelle scelte quotidiane di consumo.
Verranno quindi proposti laboratori creativi con artisti e writers per diffondere manifesti e messaggi sociali, culturali e politici che da un lato vogliono risvegliare lo spirito di collaborazione e la capacità di “fare insieme”, mentre dall’altro incoraggiano la riflessione sulle problematiche ambientali derivanti dal consumismo irrazionale che caratterizza il consumatore e le società moderne.