Scoperta discarica abusiva tra Gravina e Altamura: oltre 1.000 tonnellate di rifiuti speciali non smaltiti
Una discarica abusiva di 1.400 metri quadrati, con oltre 1.050 tonnellate di rifiuti speciali. È la scoperta fatta dai militari della Guardia di Finanza di Bari che, nell’ambito del piano di controllo del territorio atto a prevenire e reprimere traffici illeciti, hanno sequestrato la discarica e denunciato il proprietario, un uomo residente ad Altamura.
Le Fiamme Gialle hanno intercettato e pedinato, lungo la via Gravina di Altamura, un autoarticolato telonato con targa italiana che, dopo alcune manovre sospette, ha imboccato una strada secondaria per poi concludere la propria corsa in un piazzale nei pressi dell’ingresso della sede di una società a responsabilità limitata, sita ad Altamura e operante nel settore del “Recupero per il riciclaggio dei rifiuti solidi e biomasse”.
Qui l’attenzione dei finanzieri è stata richiamata da una vera e propria “montagna” di rifiuti speciali, una parte dei quali in pessimo stato di conservazione.
Sul mezzo c’erano 8 tonnellate di materiale spugnoso proveniente da Acerra (Napoli). Nel piazzale dell’impresa erano stoccati enormi quantitativi di rifiuti costituiti da materiale spugnoso misto a stracci, pellame e metallo, nonché legno, plastica, tubi, ferraglia, rifiuti derivanti da attività di autoriparazione e fili elettrici.
Il titolare della ditta, poi denunciato, era però privo della documentazione amministrativo-contabile legittimante il possesso del materiale trovato, oltre a non possedere le autorizzazioni amministrative previste.
L’intera area è stata così sottoposta a sequestro, oltre al materiale che è risultato avere natura di “rifiuto speciale”.
Il titolare della ditta rischia ora l’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da 2.600 a 26.000 euro.
Lo stesso dovrà effettuare le operazioni di rimozione, di recupero, smaltimento dei rifiuti, nonché di bonifica e di ripristino dello stato dei luoghi.