A Bari la prima biblioteca pubblica su una barca a vela confiscata alla criminalità
È stata inaugurata ieri, sul piazzale Marisabella del Porto di Bari (darsena Mar di Levante), “Bari Social Boat”, la prima biblioteca pubblica e di comunità realizzata su una barca a vela confiscata alle organizzazioni criminali.
L’imbarcazione, allestita con libri sui temi del viaggio, del mare e dell’accoglienza, è dotata di supporti informatici per la consultazione di servizi multimediali.
Qui saranno organizzate attività di promozione della lettura in rada e in navigazione.
Questa “barca-biblioteca” è stata ristrutturata attraverso un percorso pre-professionalizzante voluto dall’assessorato al Welfare e dal Ministero della Giustizia, che ha coinvolto minori del circuito penale.
“Bari Social Boat” è una delle azioni previste da #BariSocialBook, il progetto finanziato dal premio assegnato da Cepell-MiBACT all’assessorato al Welfare.
All’evento è intervenuto il velista Roberto Soldatini, scrittore e violoncellista, che ha presentato il libro “Denecia: autobiografia di una barca” e si è esibito in un concerto con viola.
“Dalla morte alla vita, dal dolore alla rinascita, dall’illegalità ad una pratica socio-culturale innovativa”, queste le parole dell’assessora al Welfare Francesca Bottalico, che ha così continuato: “Abbiamo inaugurato la prima biblioteca ‘in acqua’, un sogno reso possibile grazie al lavoro e all’impegno dei ragazzi del circuito penale, degli uomini e delle donne, italiani e migranti, della rete welfare che l’hanno restaurata. Scrittori, autori, musicisti, educatori animeranno la nostra biblioteca di comunità con la navigazione e la promozione dei temi dell’accoglienza, della solidarietà e del dialogo intergenerazionale e interculturale. Crediamo nel nostro percorso culturale e promozione di una cultura per tutti e continueremo a seguire questa rotta”, ha concluso la Bottalico.