Traffico internazionale di ecstasy dalla Germania all’Italia: arrestati 3 baresi
Tre baresi sono stati arrestati dagli agenti della sezione antidroga della squadra mobile di Bari perché ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, in particolare di ecstasy.
A finire in manette sono stati Angelo Chieffo (54 anni), Angelo Schiavone (35 anni) e Luca Di Candia (38 anni).
L’input alle indagini è stato fornito da una segnalazione pervenuta a metà dello scorso ottobre dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha avvertito che, presso la dogana di Dresda (Germania), era fermo un pacco contente bottiglie di birra che, in realtà, celavano al loro interno sostanza stupefacente del tipo ecstasy in forma liquida.
Il pacco in questione era destinato al barese Angelo Chieffo.
Previa preliminare autorizzazione della Direzione Distrettuale Antimafia, la squadra mobile ha preso contatti con gli uffici investigativi tedeschi e, grazie al canale di cooperazione e alla supervisione del Servizio Centrale Operativo, che ha dato autorizzazione all’avvio di attività sotto copertura, personale di polizia della dogana di Dresda ha trasportato a Bari le bottiglie consegnandole a personale della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Bari.
Le 4 bottiglie di birra contenevano, come effettivamente confermato dalle analisi del Gabinetto Interregionale di polizia scientifica, altrettanti litri di ecstasy, nello specifico 707.455 milligrammi di sostanza liquida connotati dal principio attivo di MDMA, che avrebbero consentito di ricavare n. 4.716 dosi che, a loro volta, dopo essere state immesse sul mercato, avrebbero fruttato un illecito guadagno di circa 150.000 euro.
Sono stati quindi attivati servizi tecnici al fine di monitorare costantemente il pacco una volta organizzata la consegna attraverso un agente sotto copertura.
E’ stato possibile capire che Angelo Chieffo non era il reale destinatario della merce, ma un semplice intermediario che si era offerto di prestare nome e indirizzo per la consegna, in cambio di poche centinaia di euro.
Recapitato il pacco, si è compreso che le bottiglie erano destinate al nipote, Angelo Schiavone.
Proprio nel momento in cui gli investigatori hanno colto il passaggio del pacco sono intervenuti e hanno arrestato il secondo per detenzione e traffico di sostanze stupefacenti.
L’intervento della polizia si è reso necessario per evitare che il pacco contenente le bottiglie di ecstasy potesse disperdersi in ulteriori canali non più monitorabili, e che la sostanza stupefacente venisse immessa sul mercato.
Successivamente le indagini sono riuscite comunque a mettere in evidenza che il destinatario finale della droga era un terzo soggetto, Luca Di Candia, già noto alle forze di polizia per vecchi precedenti.
Al momento dell’arrestato, nel corso delle perquisizioni, nell’abitazione di Di Candia sono stati trovati altri 500 grammi di marijuana, oltre ad alambicchi e misurini graduati per la trasformazione e il confezionamento della droga finita.