Bari, alla Casa di Pulcinella spettacolo dei pupi del MOPS sul piccolo Giuseppe Di Matteo
Si terrà domani, 15 novembre, lo spettacolo di teatro dei pupi del MOPS (la Compagnia Marionettistica popolare siciliana), “Non mi piace il buio”, tratto dal libro “Il giardino della memoria” di Martino Lo Cascio.
L’evento – organizzato nell’ambito della programmazione della XXXIV edizione del Time Zones, si terrà alle 18.30 nella Casa di Pulcinella (Arena della Vittoria) e la regia sarà curata da Angelo Sicilia.
Si tratta della trasposizione, affidata al teatro dei pupi, della storia di Giuseppe Di Matteo, adolescente figlio di un mafioso pentito di Altofonte, rapito e sciolto nell’acido dagli uomini guidati dall’ala stragista di Cosa Nostra.
Questo spettacolo è un’irruzione del festival nel teatro di impegno civile. Un lavoro che parla con garbo e dolcezza di cose molto dure ad un pubblico di ragazzi dove gli adulti avranno un ruolo importante. Il linguaggio è quello del teatro dei Pupi, un angolo di cultura popolare che non solo in Sicilia (patria indiscussa del genere) ha contribuito alla conoscenza di pagine importanti della nostra letteratura.
“Non mi piace il buio” di Angelo Sicilia è la trasposizione con i pupi della storia di Giuseppe Di Matteo, adolescente figlio di un mafioso pentito di Altofonte, rapito ed ucciso dai mafiosi guidati dall’ala stragista di Cosa Nostra. Tratto dal libro “Il giardino della memoria” di Martino Lo Cascio, lo spettacolo narra la vicenda tragica del sequestro, durato oltre due anni, la carcerazione, le speranze e la morte del giovane Giuseppe.
“È stato molto complesso e doloroso mettere in scena ‘Non mi piace il buio. Prigionia e morte di Giuseppe Di Matteo’ – spiega Angelo Sicilia -. Perché questa è una storia molto dura e particolare, in quanto racconta di un bambino figlio di un mafioso, rapito e tenuto prigioniero per più di due anni, poi sciolto nell’acido dagli stessi mafiosi, perché suo padre, Santino Di Matteo, aveva cominciato a raccontare ai magistrati le dinamiche delle stragi di Capaci e via D’Amelio in cui rimasero uccisi Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e gli uomini della scorta. Rappresenta il punto più basso raggiunto dalla mafia. Lo spettacolo è una storia dentro una storia. Da un lato abbiamo i monologhi del piccolo Di Matteo, rinchiuso nella sua prigione, dall’altro le parole fredde e criminali dei suoi assassini che raccontano la vicenda ai magistrati. È uno spettacolo che emoziona e che lascia pietrificati”.
La Compagnia Marionettistica popolare siciliana (MOPS), diretta da Angelo Sicilia, nasce a Palermo nel 2001. Partendo dall’opera dei pupi tradizionale propone spettacoli che affiancano a storie del repertorio tradizionale vicende di cronaca, ritualizzando questa forma del teatro popolare, da sempre capace di intercettare le istanze dell’oggi. È così che accanto agli spettacoli tradizionali tratti dalla Storia dei paladini di Francia, dal repertorio religioso e dai drammi shakespeariani, la Compagnia propone una opera dei pupi “antimafia”, mettendo la forza espressiva e comunicativa dei pupi tradizionali al servizio di spettacoli di impegno civile.