Asma: parte domani il 3° seminario nazionale di pneumologia. Attesi pionieri di fama mondiale
Parte domani, 8 novembre, il terzo seminario nazionale “Pneumology around the clock”, evento promosso dalla Società italiana di Pneumologia.
A organizzare il seminario – che si terrà ad Alberobello e durerà sino al 10 novembre – il dottor Emmanuele Tupputi, che presenterà anche i risultati del sondaggio ‘Che ne sai dei polmoni’, promosso per testare il livello di conoscenza – tra la gente comune – delle patologie gravi come l’asma, la Bpco o i disturbi del sonno. Ma soprattutto con l’obiettivo di avviare un linguaggio semplificato tra medico e paziente.
Tra i relatori sarà presente anche il prof. Girolamo Pelaia, dell’Università ‘Magna Graecia’ di Catanzaro, in qualità di esperto – tra i primi al mondo nell’applicazione della terapia biologica – che illustrerà i dati reali relativi alla gestione del paziente affetto da asma grave.
“Siamo stati tra i primi al mondo, 15 anni fa – dichiara Pelaia – ad aver introdotto questa terapia sui paziente asmatici gravi reali e abbiamo registrato, per la quasi totalità dei casi trattati, un miglioramento sostanziale della qualità della vita. Questo significa poter dormire serenamente la notte, lavorare senza interruzioni, praticare sport con tranquillità, e studiare senza attacchi violenti. Di asma si muore e i pazienti con asma grave eleggibili alla terapia biologica sono passati da una condizione di semi-invalidità e gravemente sofferenti a una performance di vita felice”.
I farmaci biologici attualmente esistenti sono 3, i costi non sono accessibilissimi: “Sono – spiega il professore – un serio investimento perché aiutano a risparmiare nella vita quotidiana non solo in quella del paziente, ma abbattono i costi sociali. Si pensi ai ricoveri, alle riacutizzazioni, agli accessi al pronto soccorso”.
“I farmaci biologici – conclude Pelaia – sono il risultato di una complessa elaborazione di anticorpi monoclonali che attaccano specifici bersagli che caratterizzano la progressione della malattia”.
“Se ben prescritta – spiega poi il dottor Tupputi, consigliere nazionale della Società italiana di Pneumologia – e rispettando i criteri determinati dall’Aifa, la terapia biologica può determinare la riduzione di episodi di riacutizzazione annuale, la riduzione degli accessi al pronto soccorso e, ancora, la riduzione della terapia cortisonica (che a lungo andare scatena altre patologie come l’osteoporosi). È naturale – conclude – che in questo modo si possa migliorare la qualità della vita del paziente e gli effetti collaterali”.
In Puglia è stata riscontrata una malattia rara, il ‘Deficit alfa 1 antitripsina’, di cui in tutta la regione ne esistono 3-4 casi, uno di questi è in carico proprio al dottor Tupputi: “Questa rara patologia ritengo sia peggiore di un tumore, è congenita e trasmissibile geneticamente. Si scopre attraverso l’esame del sangue ed è curabile con una terapia endovenosa che prevede la somministrazione di 8 flebo minimo alla settimana e i costi terapici superano i 3-4mila euro a settimana”. Se ne parlerà nella giornata di sabato.
IL PROGRAMMA COMPLETO
La giornata di venerdì si concentrerà sulla discussione relativa alle sindromi rino-bronchiali, sulla giusta terapia per l’asma e il monitoraggio della patologia, e sull’opportunità del farmaco biologico nell’asma grave. La prima giornata si concluderà con una sessione giovanile: saranno chiamati, infatti, a confronto gli specializzandi e gli esperti che discuteranno su esperienze cliniche e i progetti di ricerca.
La giornata di sabato si concentrerà sulla Bpco (broncopneumopatia cronica ostruttiva), sui danni dell’intervento farmacologico, sull’identikit del paziente, sulla gestione multidisciplinare nella patologie polmonari, sulle riacutizzazioni, sulla riabilitazione e sulla coesistenza della Bpco nel paziente fumatore (con particolare richiamo alla sigaretta elettronica e alla terapia nicotica); inoltre si affronterà il tema dell’insufficienza respiratoria e il tema della gestione del paziente a domicilio e nel finevita (quest’ultimo, in particolare, vedrà anche il coinvolgimento dell’aspetto etico). Un ulteriore tassello del seminario è l’aspetto medico-legale, con una discussione sulla legge Bianco-Gelli e sul contenzioso.
La domenica sarà dedicata interamente ai giovani con la fase laboratoriale.
Tema di punta dell’evento scientifico sarà anche il trattamento delle patologie respiratorie in relazione al fumo. È notizia recente (24 agosto 2019) che un giovane abbia perso la vita a causa del fumo da sigaretta elettronica. I vapori della sigaretta elettronica e gli effetti collaterali di questi una volta inalati, sono oggetto di studio da qualche anno. Già nel 2016, sempre ad Alberobello durante il I seminario nazionale della Società italiana di pneumologia, il dottor Peter Dicpinigaitis (ricercatore internazionale) aveva dichiarato che “si pensava che la sigaretta elettronica fosse assolutamente tranquilla e non dannosa; viceversa lo è per i prodotti che consente di inalare, soprattutto i vapori dei costituenti della sigaretta elettronica e i prodotti aromatici per dare sapore”. Dicpinigaitis, insieme ad altri ricercatori stavano monitorando la tosse.
Durante l’evento verranno illustrati i risultati del sondaggio popolare ‘Che ne sai dei polmoni’ (sondaggio nazionale con un occhio puntato sulla Puglia) che ha coinvolto un campione di circa 900 persone: il 12% delle persone intervistate crede che la malattia cronica sia una fissazione; il 18% non ha mai sentito parlare di asma bronchiale; il 72% del campione complessivo non fuma e del restante 28% il 7% fuma canne (età media 21 anni).