Bari, case di comunità per i più vulnerabili: il Comune cerca i soggetti a cui affidare il servizio
È online, da stamattina, il bando relativo all'”accordo di collaborazione per la definizione e la gestione dei servizi di minima accoglienza a bassa soglia – Case di Comunità – Vulnerabili”.
L’avviso, raggiungibile a questo link, rientra nel percorso più ampio, intrapreso dall’amministrazione con l’avvio delle Case di Comunità, che ha permesso di acquisire all’interno di alloggi gestiti da enti del Terzo settore e del volontariato, in convenzione con il Comune, circa 250 posti di accoglienza in più, da destinare a singoli e famiglie che versano in emergenza abitativa, con possibilità di permanere anche nelle ore diurne attraverso la sperimentazione di modelli di Co-housing.
“La procedura – spiega l’assessora Bottalico – mira a individuare soggetti del privato sociale e del volontariato, laico e cattolico, che saranno accreditati dal Comune per co-progettare e offrire questo servizio in via sperimentale secondo un modello organizzativo che vede pubblico e privato collaborare per realizzare azioni sociali innovative in attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale”.
Ad esito dell’avviso saranno stilati due elenchi distinti, costituiti da enti disponibili a convenzionarsi con il Comune di Bari che possano offrire:
* Elenco A – “Social Hub di comunità”: alloggi con una capienza massima di 60 posti letto per un servizio di accoglienza residenziale a bassa intensità assistenziale, parzialmente autogestita in favore soggetti vulnerabili. L’alloggio dovrà funzionare 24 ore al giorno per 7 giorni settimanali, prevedendo, in considerazione della forte vulnerabilità degli utenti e della loro difficoltà a inserirsi in percorsi lavorativi, la somministrazione dei pasti principali, valorizzando il coinvolgimento e la collaborazione degli utenti, ove possibile;
* Elenco B – Case sociali” e/o “Condomini sociali”: unità abitative con una capienza minima di 6 posti letto o pluralità di unità abitative autonome per un servizio di accoglienza residenziale rivolto prioritariamente a nuclei familiari con presenza di soggetti vulnerabili, inseriti in progetti di piccole dimensioni al fine di condividere percorsi individualizzati volti a favorire l’acquisizione di strumenti per l’autonomia. L’alloggio dovrà funzionare 24 ore al giorno per 7 giorni settimanali, prevedendo, in considerazione della vulnerabilità degli utenti non in grado di inserirsi almeno temporaneamente in percorsi di inclusione lavorativa, la fornitura di generi alimentari per garantire la consumazione dei pasti principali e, comunque valorizzando, ove possibile, il coinvolgimento e la collaborazione degli utenti.
Gli immobili in questione dovranno essere situati in città o nel territorio della Città metropolitana di Bari, possedere impianti (elettrico, idrico, igienico sanitario, termico etc.) a norma, essere dotati di riscaldamento (centralizzato o autonomo), non richiedere opere di manutenzione straordinaria ostative all’immediato utilizzo, essere privi di barriere architettoniche e avere un numero di servizi igienici e docce, attrezzati anche per la non autosufficienza, adeguati al numero di persone che si intendono ospitare.
Inoltre, dovranno disporre di spazi comuni per la coabitazione (compresa la consumazione dei pasti), disporre di spazi adeguati per assicurare la socializzazione tra gli ospiti e di un locale cucina,anche condiviso tra unità abitative, avere un locale/deposito per gli effetti personali degli utenti e prevedere un dispensario medico.
Gli enti interessati a partecipare alla procedura dovranno dichiarare a quale elenco intendono accreditarsi e presentare una proposta progettuale che descriva le modalità con cui intendono avviare il progetto e le risorse – strumentali e umane – che intendono utilizzare, allegando anche un piano dei costi e ricavi relativo all’intera durata del progetto.
Le strutture indicate dovranno essere pronte a fornire l’accoglienza entro 30 giorni dalla data di approvazione dell’elenco dei partner convenzionati.
Terminata la fase della co-progettazione, verrà redatto un apposito accordo di collaborazione, da stipularsi in forma di convenzione, che avrà durata annuale eventualmente rinnovabile.
Non potranno partecipare all’avviso le Case di Comunità già convenzionate con il Comune di Bari.
L’ente gestore del servizio sperimentale “Case di Comunità – Vulnerabili” dovrà operare in rete con i servizi sociali del territorio e con tutti i servizi pubblici e privati attivi per il contrasto alla grave emarginazione adulta, e in particolare interfacciarsi con i servizi sanitari, considerato il particolare target di utenza vulnerabile.
A fronte delle prestazioni rese, l’amministrazione riconoscerà direttamente alla struttura accreditata un contributo giornaliero pari a 27,25 euro per ogni utente.
Destinatari dell’intervento sono:
- anziani ultra 65enni non autosufficienti o parzialmente autosufficienti, in povertà abitativa ovvero in condizione di marginalità estrema e privi di riferimenti familiari, che presentino patologie automedicali o non acute;
- neo maggiorenni in povertà abitativa ovvero in condizione di marginalità estrema e privi di riferimenti familiari o per i quali si reputi opportuno l’allontanamento dal nucleo familiare (ad esempio ex minori stranieri non accompagnati, ex minori fuori famiglia);
- singoli o nuclei familiari in povertà abitativa con componenti diversamente abili o con patologie psichiatriche o con dipendenze monitorate dai competenti servizi sanitari.
Compatibilmente con la condizione di vulnerabilità degli ospiti delle strutture, il modello organizzativo del servizio dovrà coinvolgere gli utenti nella gestione quotidiana della Casa di Comunità, anche attraverso turnazioni delle attività comuni. Gli utenti saranno tenuti a rispettare il patto di convivenza e il regolamento interno della casa impegnando l’ente gestore ad un costante monitoraggio.
Le domande di partecipazione dovranno essere inviate esclusivamente a mezzo pec all’indirizzo serviziallapersona.comunebari@pec.rupar.puglia.it entro il 2 dicembre 2019.