Progetto ‘D_Bari’ per il rilancio del commercio nelle periferie baresi: 20 le domande presentate finora
Sono 20 le richieste pervenute nell’ambito di “D_Bari”, il progetto comunale a sportello che mira a favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali nei quartieri target della rigenerazione urbana individuati dal Conune di Bari.
A comunicarlo è l’assessora allo Sviluppo economico Carla Palone: “Si tratta di una misura dalle grandi potenzialità che può impattare in maniera significativa sul tessuto economico e commerciale della nostra città, favorendo un nuovo protagonismo imprenditoriale diffuso e consolidando il percorso della realizzazione dei Distretti urbani del commercio”.
Delle 20 istanze, 7 riguardano il territorio del Municipio II, 5 il I, 3 il IV, 3 il III e 2 il V, e riguardano diverse tipologie di attività che spaziano dalla ristorazione all’artigianato, dall’abbigliamento ai servizi al cittadino, dal commercio al dettaglio ai servizi di consulenza.
D-Bari prevede infatti fino a un massimo di 50 mila euro a fondo perduto (max 40mila per investimenti, a fronte di un analogo co-finanziamento, e max 10mila per le spese di gestione del primo anno).
“Considerando che il bando – ha spiegato la Romano – è a sportello e l’importo disponibile è consistente, nelle prossime settimane continueremo a promuovere la conoscenza di questa misura che, nei fatti, integra le azioni di trasformazione fisica del contesto urbano nelle aree più fragili della città e le politiche di incentivazione economica”.
La misura, presentata lo scorso maggio, intende sostenere la creazione di nuove realtà micro-imprenditoriali nel settore del commercio, dell’artigianato e dei servizi, stimolando i soggetti beneficiari (imprese già costituite o non ancora nate) a investire su determinate aree del territorio cittadino in modo da rafforzare i presidi economici territoriali, incrementare il sistema di offerta alla micro scala urbana e migliorare le opportunità occupazionali.
Il bando, disponibile sul sito istituzionale del Comune a questo link, prevede che possano essere ammesse a finanziamento esclusivamente le seguenti attività economiche e produttive, purché aventi sede fissa e svolte in locali di cui almeno uno al pianterreno, aperti al pubblico e con accesso e affaccio diretto alla strada:
- commercio al dettaglio di vicinato
- artigianato
- somministrazione di alimenti e bevande
- strutture turistico-ricettive
- servizi al cittadino e alle imprese in genere e attività di agenzia di affari.
Sono escluse le attività esercitate su area pubblica o all’interno di centri commerciali, aree commerciali integrate e parchi commerciali o, comunque, ad essi collegate. Inoltre, sono escluse le attività di compravendita di oro, argento e altri metalli e oggetti preziosi usati, di commercio di armi, munizioni e articoli militari, i centri scommesse e le sale giochi, gli esercizi e/o attività aventi carattere temporaneo o stagionale e distributori automatici di prodotti vari.
Possono candidarsi all’avviso:
- le micro e piccole imprese già iscritte al registro delle imprese tenuto dalla Camera di Commercio di Bari
- i soggetti – singoli o in gruppo informale – che si impegnano a costituire una micro/piccola impresa e ad iscriverla al registro delle imprese entro 45 giorni dalla comunicazione di ammissione al contributo (nuove imprese).
Il bando prevede il seguente sostegno tecnico-finanziario:
- tutoraggio, accompagnamento e sessioni formative in favore delle imprese ammesse a contributo lungo l’arco dell’intero ciclo del progetto di investimento (pianificazione, budgeting, cantiere, avvio, rendicontazione);
- contributo finanziario a fondo perduto (conto investimenti) sino ad un massimo del 50% sul totale delle spese di investimento ammissibili, e comunque non superiore a € 40.000;
- contributo finanziario del 100% sulle spese di gestione ammissibili, da sostenere nei primi 12 mesi (conto esercizio) sino ad un massimo di € 10.000.