Bari, 150 mila euro dalla Regione per la formazione professionale di 18 minori stranieri non accompagnati (MSNA)
Nell’ambito dell’avviso pubblico “Discrimination Free Puglia” (tradotto: Puglia libera dalla discriminazione, ndr) per la realizzazione di progetti di contrasto alle discriminazioni, l’assessorato al Welfare del Comune di Bari rende noto che è stata ammessa a finanziamento la proposta progettuale “Learn by doing!” (letteralmente “imparare facendo”, ndr) presentata dalla Cooperativa Sociale CAPS.
Da anni Bari registra un elevato numero di minori stranieri prossimi al compimento della maggiore età, per i quali è necessaria una concentrazione degli interventi e delle iniziative volte ad un’effettiva inclusione nel tessuto socio-produttivo della città.
Per questo “Learn by doing!”, finanziato con 150mila euro dalla Regione Puglia, si occuperà di realizzare un percorso formativo step by step che porti gradualmente i giovani partecipanti all’acquisizione di competenze linguistiche e digitali, funzionali all’avvio e alla partecipazione ad un’esperienza utile e percepita dagli stessi destinatari come rispondente alle proprie aspettative e obiettivi.
Nell’ambito del progetto la cooperativa sociale C.A.P.S. gestirà le attività di direzione, coordinamento e segreteria organizzativa curando i rapporti con l’ente finanziatore e con gli altri enti partner. Si occuperà inoltre della selezione dei giovani beneficiari, delle fasi di assessment e orientamento, nonché, al termine delle attività di formazione teorica, della realizzazione della esperienza di lavoro nel settore della ristorazione, dell’accoglienza turistico-alberghiera e della promozione culturale.
Al Comune spetterà l’individuazione di 18 destinatari tra i tanti MSNA (minori stranieri non accompagnati) accolti in città, attraverso gli assistenti sociali e gli educatori.
Il Consorzio Elpendù, facente parte del progetto di cui CAPS è capofila, curerà la parte formativa relativa all’acquisizione di competenze per la somministrazione di cibi e di bevande in contesti di sala, bar e caffetteria, garantendo l’acquisizione di attestati e certificazioni delle competenze effettivamente acquisite dai partecipanti.
L’associazione UNISCO, infine, si occuperà della parte formativa relativa all’alfabetizzazione linguistica (Liv. A1 – accesso ad una base lessicale e di competenze linguistiche comuni e A2 – apprendimento di concetti e situazioni riguardanti il settore economico di riferimento) e digitale, garantendo le certificazioni previste dal bando.
“Credo che questo progetto – dichiara l’assessora Bottalico – abbia buone gambe per camminare, perché guarda ad un settore in costante crescita nel nostro territorio e mira a formare addetti che abbiano competenze specifiche per lavorare dietro al bancone di un bar o nelle sale di ristoranti, trattorie e bistrot a contatto con i clienti, italiani o stranieri che siano. Per gestire al meglio la seconda accoglienza è fondamentale lavorare in vista di una piena inclusione sociale e lavorativa di questi minori, offrendo loro delle esperienze formative che siano spendibili nel mercato del lavoro. Dopo la pausa estiva – conclude la Bottalico – ci metteremo al lavoro per individuare i beneficiari di questo percorso, così da avviare le attività progettuali”.