In estate attenti al…sole. I consigli di AIRC per individuare ed evitare i melanomi
Una delle attività più comuni d’estate è quella di abbronzarsi, di “prendere” il sole, soprattutto quando si passa la giornata in riva al mare o durante una scampagnata in montagna. La pelle, in queste occasioni, oltre a ricevere alcuni benefici dall’esposizione ai raggi solari, è senza dubbio sottoposta a numerosi altri rischi. Per questo diventa necessario, soprattutto quando ci si reca in spiaggia, proteggerla applicando adeguate creme che “coprano” dalla potenza dei raggi solari che. in determinati orari e in assenza di protezioni, possono creare disturbi, sino a modificare negativamente la pelle. Nel peggiore dei casi possono favorire neoplasie come i melanomi.
Proprio in questa direzione la Fondazione Airc per la ricerca contro il cancro ha delineato – tramite una diapositiva semplice ma efficace (che vi mostriamo in foto) – quelle che sono le caratteristiche fisiche e cromatiche di un melanoma. Ma anche come scoprirlo attraverso una diagnosi precoce.
I punti su cui bisogna porre l’attenzione sono sostanzialmente 5: le dimensioni, il colore, i bordi, l’asimmetria e l’evoluzione della macchina sulla pelle.
Come fare una diagnosi su se stessi? Semplice. Basterebbe uno specchio per tenere d’occhio la propria cute, verificando periodicamente la presenza di nuove formazioni o se quelle preesistenti hanno subito delle modificazioni ragguardevoli.
Gli esperti hanno messo a punto un sistema che si basa sulle caratteristiche delle macchie e che fa riferimento alle lettere dell’alfabeto: A,B,C,D,E, che corrispondono rispettivamente ad “Asimmetria”, “Bordi” (che possono essere frastagliati e irregolari), “Colore” (scuro o non uniforme), “Dimensioni” (quando sono superiori ai 6 mm) ed “Evoluzione” dell’aspetto (che da liscio diviene rugoso o che comincia a dare bruciore, prurito e sanguinamento).
Stando a quanto emerso da alcune ricerche condotte dal progetto #soleconamore, una campagna di sensibilizzazione realizzata dalla Fondazione Aiom (Associazione Italiana di oncologia medica) e presentata dal ministero della Salute, il 20% dei nuovi casi vengono ad essere diagnosticati nella fascia di età tra i 15 e i 39 anni. Il 39% degli adolescenti, inoltre, non usa la crema in spiaggia, esponendosi così ulteriormente ai raggi UV, causa principale di questa patologia.