Puglia, firmato protocollo tra la Regione, l’Anci e le procure per accelerare la demolizione di edifici abusivi
È stato siglato venerdì scorso il protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto all’abusivismo edilizio.
A sottoscrivere l’accordo la Regione Puglia, insieme ad Anci Puglia, Procura Generale di Bari e Procure di Bari, Foggia e Trani.
Il protocollo, della durata biennale, ha l’obiettivo di coordinare e concertare a livello interistituzionale interventi nell’ambito della tutela e della valorizzazione del paesaggio e delle comunità, mettendo in campo una specifica attività di controllo urbanistico ed edilizio del territorio, gestita dagli uffici regionali dell’urbanistica della Regione, e di recupero della legalità di specifica competenza degli uffici requirenti del Distretto della Corte di Appello di Bari.
“Si tutela l’ambiente – ha detto il presidente Michele Emiliano – difendendolo, ma anche demolendo i manufatti che sono costruiti contro la legge. Noi abbiamo una strategia complessa, a breve approveremo proprio la legge sulla bellezza che consentirà spontaneamente ai cittadini di demolire ciò che non gli interessa più, che è brutto, che viene considerato superfluo o inutile soprattutto sulle coste e nei punti ambientalmente più rilevanti e di ricostruirli, eventualmente con dei premi in volume, nei luoghi indicati dal piano regolatore. Queste operazioni a volte troveranno nella ricostruzione del paesaggio migliaia di immobili non sanati e non sanabili, come è successo per Punta Perotti. Che non è stata demolita perché lo abbiamo deciso noi al Comune di Bari, ma perché una sentenza ci obbligava alla demolizione e quella sentenza non è mai stata messa in discussione da nessuno”.
“Ci sono purtroppo – ha spiegato il presidente – migliaia di casi come punta Perotti e da oggi la Regione Puglia sostiene tutti i comuni che vogliono demolire con due azioni fondamentali. Innanzitutto con l’anagrafe di tutti i casi di demolizione, in modo da fare programmazione, spendere meno, appaltare queste demolizioni in modo collettivo e congiunto e poi mettendo a disposizione dei comuni le somme necessarie per le demolizioni”.
“Il complesso di questi interventi – conclude Emiliano – secondo noi creerà economia e sviluppo, perché ricostruire la bellezza significa spingere e accelerare il processo economico, che attragga turismo e valorizzi il paesaggio”.
Per l’avvio e il coordinamento delle attività sarà istituito un tavolo tecnico composto, dall’assessore alla Pianificazione territoriale (o suo delegato), da 4 componenti regionali, designati dal presidente o dall’assessore delegato su proposta del direttore del Dipartimento Mobilità, Qualità urbana, Opere pubbliche, Ecologia e Paesaggio, da un componente per ciascuno degli Uffici Giudiziari requirenti del Distretto di Bari (nominati rispettivamente dal procuratore generale presso la Corte di Appello di Bari e dai Procuratori di Bari, Foggia e Trani) e da un componente in rappresentanza dei Comuni pugliesi designato dal presidente dell’Anci Puglia.
Sarà creata, inoltre, un’apposita banca dati per monitorare l’andamento delle emergenze e del fondo di rotazione regionale, lo strumento economico che permette alla Regione Puglia di sostenere i Comuni che non dispongano delle risorse necessarie per fronte alle demolizioni.
L’importo del fondo nel 2018 è stato pari 150.000 euro, mentre quest’anno la previsione in bilancio è di 190.000 euro.