Sfruttavano pastore in una masseria di Gioia del Colle: denunciati due imprenditori agricoli
Due imprenditori agricoli, rispettivamente di 50 e 23 anni, sono stati denunciati dai carabinieri del comando provinciale di Bari e del nucleo ispettorato del lavoro per violazioni della normativa sulla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, per l’impiego di manodopera al nero e per il reato di sfruttamento del lavoro.
I due sono risultati essere i proprietari di un’azienda a conduzione familiare, sita nelle campagne di Gioia del Colle, dedita all’allevamento di bovini e alla commercializzazione di prodotti agricoli.
I carabinieri hanno accertato che nella masseria di proprietà dei due individui, sin dalle prime luci dell’alba, un uomo già fosse al lavoro, occupandosi prevalentemente delle operazioni di mungitura e governo degli animali.
È emerso che ad “aprire” i battenti dell’azienda era, ogni giorno, la stessa persona, che, in modo puntuale e scrupoloso, si occupava della gestione di numerosi capi, senza aiuto da parte di alcuno.
Ritenendo che lo stesso fosse assunto in condizioni di sfruttamento, i militari hanno deciso di procedere ai controlli, dai quali è risultato che l’uomo fosse cittadino di nazionalità indiana, di 37 anni, munito di regolare permesso di soggiorno, assunto dai proprietari dell’azienda come pastore e stalliere, senza contratto di lavoro, e in condizioni di sfruttamento.
Infatti, a fronte di un orario di lavoro giornaliero calcolato in 9 ore, riceveva uno stipendio di 700 euro senza mai usufruire del riposo settimanale.
La paga era stata accettata dal pastore in quanto ritenuta indispensabile per il sostentamento della sua numerosa famiglia, alla quale spediva il denaro guadagnato in Italia a prezzo di enormi sacrifici.
Dalle indagini è emerso che i denunciati avrebbero violato le norme poste a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Il pastore dormiva all’interno di una cantina adibita a camera da letto, utilizzata anche per cucinare, mediante un fornello alimentato a metano, utilizzando cibi di dubbia genuinità. Per quanto concerne i servizi igienici, ridotti all’essenziale e senza doccia, si serviva di altro locale, anch’esso di condizioni igieniche fatiscenti, come certificato dai medici ASL Bari intervenuti.
All’esito del controllo sono elevate ammende per un totale di 20.000 euro. I due sono stati deferiti per sfruttamento del lavoro.