Bari, di nuovo sversamenti in mare sulla costa Sud: vietato fare il bagno a Torre Quetta. L’ira di Decaro
Ci risiamo. È di pochi minuti fa una nuova ordinanza del sindaco Decaro che vieta di fare il bagno sul lungomare Di Cagno Abbrescia, nella zona di Torre Carnosa.
Il provvedimento del primo cittadino si sarebbe reso necessario – come lui stesso ha spiegato su Facebook – a causa di una nuova rottura dell’impianto di depurazione Torre del Diavolo (situato all’altezza del Sacrario dei Caduti di oltremare di Japigia), che avrebbe costretto i tecnici di Acquedotto Pugliese a sversare di nuovo, e urgentemente, i liquami in mare (per poter risolvere il guasto).
Il divieto – specificano da Palazzo di Città – è valido lungo la costa dall’argine sud del Torrente Valenzano, comprendente la spiaggia di Torre Quetta, interamente interessata dal divieto, e giunge fino a 300 metri circa prima del Lido Il Trullo (che invece non è compreso nel divieto).
Purtroppo gli esiti dei prelievi effettuati da ARPA Puglia hanno dato esito negativo rispetto alla qualità dell’acqua nella zona interessata, costringendo Decaro a firmare questa nuova ordinanza.
Questo il commento del primo cittadino di Bari: “Ho appena firmato un’ordinanza che mai avrei pensato di dover emanare da sindaco della nostra città. Ho vietato la balneazione sulla spiaggia cittadina di Torre Quetta. Purtroppo – spiega Decaro – l’Arpa qualche ora fa ci ha comunicato che, dopo gli ultimi sversamenti a mare dell’Acquedotto Pugliese a causa di un nuovo guasto all’impianto di Torre del Diavolo, nello specchio d’acqua limitrofo alla zona di Torre Carnosa, non ci si può fare il bagno fino a quando la qualità dell’acqua non tornerà ai suoi livelli normali”.
“Vietare la balneazione a Torre Quetta – continua Decaro – significa riportare questa città indietro di tanti anni, a quando c’era l’amianto, significa allontanare di nuovo i baresi dal loro mare e cancellare i sacrifici e il lavoro fatto fino ad oggi. Questo è un danno alla città e a tutti i cittadini. Non intendo drammatizzare la situazione, ma i problemi della rete fognaria a Bari non sono più rimandabili, ne tantomeno lo sono gli interventi necessari. Ho chiesto ad Acquedotto Pugliese di fare tutto quanto è possibile per impedire ulteriori sversamenti dall’impianto di Torre del Diavolo e contemporaneamente di accelerare il progetto da 29 milioni di euro per i lavori sulla rete a monte della condotta Matteotti che mette in crisi l’altra spiaggia cittadina, Pane e Pomodoro. La città di Bari sta giocando una partita importante, sta investendo sul mare e sulle sue risorse, dando prova di aver voglia di crescere e di migliorare. È però difficile chiedere ai cittadini di credere nella nostra città se le istituzioni e le aziende pubbliche non lavoreranno insieme e soprattutto in fretta per risolvere problemi che si sono trascinati per molto, troppo tempo. La nostra città non tornerà indietro, non vedrà negarsi ancora una volta il suo mare”.