Bari, libri abbandonati vicino ai cassonetti dell’immondizia. Che città è una città senza cultura?
La forza di una fotografia può essere letale.
Siamo a Bari, in un pomeriggio di mezza estate, in via Giulio Petroni, nello spazio antistante l’ex ospedale militare.
Apparentemente nulla di strano, ma ad attirare l’attenzione di un passante è una montagna di libri, accatastata accanto alcuni bidoni dell’immondizia.
Dopo aver scattato un’istantanea che documentava tutto ciò, questa è stata pubblicata sui social. Il suo impatto? Devastante, tanto che nel giro di poche ore un manipolo di volontari e di volenterosi si è dato appuntamento nella citata via per recuperare tutta la cultura cosi deplorevolmente abbandonata a se stessa.
I libri sono stati salvati per metà ed è stata disposta in loco una autentica libreria a cielo aperto con scaffali adibiti al momento.
A darne notizia – e conseguentemente passaparola – sono state le foto di vari cittadini tra cui quella di Michele Coniglio, che ha pubblicato un mare in piena di libri con un frontespizio di Eberhard Horst “Federico II di Svevia” (in foto).
Chi lo avrebbe mai detto all’imperatore normanno, amante della falconeria, che un giorno sarebbe finito in un cassonetto situato nella città che quando era in vita ha governato? Si sarà rivoltato nella tomba, è il caso di dire.
La cultura nel bidone, metafora dei nostri tempi scrive la scrittrice barese Chicca Maralfa su Facebook.