Bari, rubavano le auto dai Park&Ride e dai parcheggi degli ospedali cittadini: 6 arresti
Facevano parte di un’associazione a delinquere dedita al furto delle auto posteggiate nei park and ride e nei parcheggi degli ospedali baresi.
Per questo, stamattina, sei persone sono state arrestate dagli agenti della polizia di Stato perché ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al furto, alla ricettazione ed al riciclaggio di veicoli.
La misura del carcere è stata eseguita nei confronti di
- Vincenzo Nitti, barese di 48 anni;
- Luigi Giampetruzzi, barese di 43 anni;
- Mario Vitarella, barese di 32 anni, residente ad Adelfia;
- Vincenzo Pellegrini, barese di 45 anni;
- Antonio Vispo, barese di 29 anni;
- Luigi Carrassi, barese di 31 anni, residente a Triggiano.
Le indagini, avviate ad aprile 2017, si sono protratte per circa dieci mesi e hanno avuto inizio a seguito dell’analisi incrociata delle denunce di furto e delle immagini delle telecamere di videosorveglianza dislocate sul territorio cui si sono aggiunte, nel prosieguo, attività investigative di carattere tecnico.
Nel corso delle indagini sono stati individuati, recuperati e restituiti ai legittimi proprietari circa 80 veicoli o parti di essi, sottratti dall’organizzazione criminale prevalentemente nei parcheggi pubblici “Park & ride”, ma anche nei parcheggi degli ospedali cittadini “Policlinico”, “Di Venere” , “Giovanni XXIII” e “Mater Dei”.
In questi ultimi casi gli arrestati sfruttavano la scarsa attenzione prestata alle autovetture da parte dei proprietari, coinvolti emotivamente da problematiche gravose riguardanti la salute.
L’attività d’indagine ha dimostrato che le 6 persone si sono dedicate all’attività illecita con frequenza quotidiana, agendo anche più volte nell’arco della stessa giornata, evidenziando un elevato grado di “professionalità”: riuscivano ad individuare e asportare con estrema facilità le autovetture parcheggiate sulla pubblica via, sottraendole agli eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine, “ricoverandole” temporaneamente in numerosi nascondigli.
Gli arrestati sono tutti in carcere.