Bari, nuova vita per l’ex Centrale del Latte: diventerà il Centro polifunzionale per i servizi sanitari
È stato siglato questa mattina, a Palazzo di Città, dal sindaco, Antonio Decaro, e dal direttore generale della ASL Bari, Antonio Sanguedolce, il protocollo d’intesa per la realizzazione di un edificio polifunzionale per i servizi sanitari territoriali e distrettuali nella ex Centrale del Latte, in viale Orazio Flacco 24.
Il complesso di immobili, di proprietà comunale, verrà ceduto gratuitamente, per 19 anni, alla ASL, la quale si farà carico della ristrutturazione, il cui importo previsto ammonta a circa 5 milioni di euro (rivenienti da fondi FESR).
I nuovi edifici, grazie alla riorganizzazione degli spazi, dovranno ospitare:
- un atrio con accesso al piano terra con una sala d’attesa e un adeguato spazio d’accoglienza;
- un poliambulatorio funzionale per 12 branche specialistiche: tale piastra ambulatoriale potrà essere distribuita su uno o più livelli fuori terra purché collegati con ascensori che abbattano del tutto le barriere architettoniche;
- servizi amministrativi all’utenza che includono CUP (Centro unico di prenotazione) , pagamento ticket, anagrafe sanitaria e rilascio esenzioni ticket;
- uffici di staff della direzione del Distretto (PUA, UVM, etc.);
- uffici per la direzione del Distretto.
- spazi per le associazioni di volontariato ad oggi già presenti all’interno dell’immobile.
A fronte di questa intenzione, dando seguito anche alle sollecitazioni più volte pervenute dal Consiglio comunale e municipale, il Comune di Bari ha avviato un’attività di progettazione per realizzare un centro polifunzionale per il welfare e l’erogazione di servizi socio-assistenziali e sanitari all’interno della ex Centrale del Latte, anche allo scopo di poter avere un livello minimo progettuale necessario per poter partecipare a procedure per l’ottenimento dei finanziamenti necessari.
”Oggi – ha commentato il sindaco Decaro – mettiamo nero su bianco l’inizio di un percorso che ci porterà ad avere un nuovo presidio territoriale sanitario, che sarà realizzato proprio di fronte al Policlinico. Una struttura che ospiterà 12 ambulatori con 12 branche specialistiche e il CUP unico, grazie alla sinergia attivata tra ASL e Policlinico, in modo da offrire un unico servizio di prenotazione ambulatoriale che risponda alle esigenze dei cittadini troppo spesso scoraggiati dalla burocrazia e dalle difficoltà che si verificano nel destreggiarsi in queste situazioni”.
“Credo sia importante per una comunità – ha continuato il primo cittadino – da un lato poter contare sugli ospedali, dall’altro avere presidi sul territorio che siano immediatamente accessibili e vicini ai cittadini, ai pazienti e alle loro famiglie. Il modello a cui vogliamo guardare è quello della sanità territoriale che offra sia poliambulatori come quello che sarà realizzato in questa struttura e che esiste già nel quartiere di Japigia, sia alle Case della salute, come quella del quartiere San Paolo, dove i cittadini vengono accolti, in alcuni casi anche dai propri medici di base, e accompagnati all’accesso ad alcune prestazioni minime, per cui oggi ancora troppo spesso si ricorre agli ospedali, facendo in realtà un danno alla sanità pubblica”.
“Abbiamo scelto la ex Centrale del Latte – ha spiegato il sindaco – per questa funzione, perché può essere il riferimento di un territorio molto ampio con una densità di popolazione importante. Questo è stato possibile grazie al dialogo proficuo tra istituzioni e a una collaborazione che ha incentrato tutto sull’ottimizzazione delle rispettive competenze e risorse”.
Qualche dubbio, però, sull’utilità di avere due strutture così grandi a così poca distanza tra loro (poche decine di metri), rimane.