“Nessuno muore nel cuore di chi resta”: Bari saluta Marco, il barbone gentile del ponte di via Cavour
BARI – “Ricordatemi cosi, nessuno muore nel cuore di chi resta”. Queste la parole lapidarie scolpite su un foglio per ricordare Marco, il simpatico homeless che stazionava sul ponte pedonale di corso Cavour. Malato da tempo, il quarantasettenne è venuto a mancare il 14 febbraio scorso, anche se la notizia è stata diffusa solo in queste ore. In questi mesi, infatti, si sono perse le sue tracce. Grazie a questo foglio, recante una sua foto, appeso sullo stesso cavalcavia probabilmente da un suo conoscente, si è appreso della sua scomparsa.
Anche in foto Marco appare sorridente, come lo era con chiunque gli passasse di fianco. Il “buongiorno” non lo negava a nessuno, un sorriso e una frase gentile verso chi ogni mattina, per raggiungere il proprio posto di lavoro o per arrivare in tempo a scuola, lo incontrava, sempre pronto a donare un attimo di allegria ai passanti.
Qui a Bari Marco ha trascorso ben 6 anni, gli ultimi della sua vita. Marco era originario di Udine, ma 15 anni fa decise di lasciare lavoro e famiglia per vivere libero e senza dover dare conto a nessuno. Giunto in città nel 2013, viveva di quello che la gente gli donava e utilizzava le mense cittadine. Il suo desiderio era quello di raggiungere paesi esotici nelle Americhe. Il suo scopo era, oltre quello di augurare un “buongiorno gioviale” (come era riportato sul cartoncino che portava sempre con sé), anche quello di donare gioia e conforto a chiunque.
Ci piace pensare che quella gioia e quel conforto erano quelli di chi non ha nulla e ha lasciato tutto ciò che appartiene alla vita materiale per apprezzare le piccole cose, proprio come faceva Marco.
Ciao Marco, che sia per sempre un buongiorno.