La focaccia più buona d’Italia? Quella barese, ovviamente. Al FICO Eatalyworld Bari batte Genova
BARI – Nei vicoli di Bari vecchia si sforna la focaccia più buona d’Italia. È infatti il Panificio Fiore, storico forno barese, ad essere stato premiato nel corso del FICO Eatalyworld, un parco alimentare dedicato alla gastronomia e al settore agroalimentare.
Il panificio barese se l’è vista con un collega proveniente dalla Liguria: il testa a testa ha, però, decretato una vittoria del primo, riscontrando ampi consensi da parte della giuria, che ha potuto assaporare in loco quanto prodotto da entrambi i fornai. Tony Fiore, titolare dell’omonimo panificio ha superato il genovese Zena Zuena.
A due passi dalla Basilica di San Nicola, il panificio Fiore è da sempre un punto di ritrovo per molti baresi, ma anche tappa fissa e obbligatoria per i turisti in giro per la città vecchia.
Situato in una chiesa sconsacrata del culto bizantino, questa attività è in piedi, al cospetto del maggiore luogo di preghiera barese, da oltre un secolo.
Una storia antica, così come antiche sono le origini della focaccia: i suoi padri fondatori si pensa siano stati i Fenici, ma anche il poeta Catone, nei suoi versi, rendeva note le procedure di cottura della stessa. Nel corso del tempo la Puglia e la Liguria sono state le due regioni che più di altre si sono contese la paternità di questo alimento, semplice ma genuino e sostanzioso al tempo stesso.
La focaccia ha inoltre ispirato alcune produzioni cinematografiche: in particolare, gioca un ruolo da protagonista nel film “Focaccia Blues”, con Lino Banfi.