Arte, da domenica al fortino sant’Antonio la mostra/museo sullo sport barese e pugliese
BARI – Si terrà dal 7 al 22 aprile nel fortino Sant’Antonio la “Mostra/Museo dello Sport barese e pugliese”, evento organizzato dall’associazione culturale “Il Teodoforo” in collaborazione con la Fondazione Nikolaos.
Si tratta di un’esposizione di fotografie, documenti e cimeli messi a disposizione da privati, associazioni e circoli sportivi baresi, promossa per il secondo anno consecutivo dalla commissione consiliare Culture e Sport del Comune di Bari.
La mostra si pone l’obiettivo di far conoscere soprattutto ai giovani i tantissimi atleti che hanno fatto la storia dello sport barese. Faranno da cornice all’iniziativa una serie di eventi collaterali che esalteranno l’impegno profuso dai circoli sportivi cittadini e dalle associazioni coinvolte.
“Questo bel progetto, organizzato gratuitamente – ha ricordato Vito Antonacci, presidente dell’associazione “Il Tedoforo” – è nato dalla constatazione che le glorie dello sport in questa città per noi sono degli eroi che, con tanta passione e grandi sacrifici, hanno saputo rendersi protagonisti di imprese memorabili nella propria disciplina. Parliamo di un patrimonio che appartiene e a tutti, e che la nostra comunità non deve dimenticare. È importante quindi che, ammirando fotografie, cimeli, trofei, le giovani generazioni di baresi conoscano la storia e la cultura sportiva della città”.
“L’appuntamento – ha detto Roberto Dimarcantonio, vice presidente della Fondazione Nikolaos – si può considerare come un momento di esaltazione dei valori sportivi espressi dal territorio. Era opportuno e doveroso riconoscere il merito di chi, in passato, con impegno, dedizione, sacrificio e serietà ha dato lustro alla nostra città e alla Puglia intera. Un museo come questo assume quindi due significati: la necessità che nessuno dimentichi questi eroi del nostro passato e l’importanza di una riflessione sugli sportivi del futuro, perché in città esistono giovani atleti che stanno crescendo molto bene, e ai quali va dato tutto il nostro sostegno”.
L’ingresso alla mostra è libero.