Bari, partito oggi il corso di formazione per prevenire e combattere le violenze di genere
BARI – Al via oggi, nel Centro multimediale Karol in via Marche 1, al quartiere San Paolo, il primo incontro del corso di formazione su “Prevenzione e contrasto alla violenza di genere”, promosso dal Centro antiviolenza dell’assessorato al Welfare del Comune di Bari e gestito dalla cooperativa sociale Comunità San Francesco.
L’iniziativa, rivolta alle operatrici e agli operatori dei servizi sociali e sanitari, alle educatrici e agli educatori, alle professioniste e ai professionisti che a vario titolo intervengono nel percorso di fuoriuscita delle donne dal circuito della violenza, si propone di offrire ai partecipanti una sorta di “cassetta degli attrezzi” che possa rappresentare una nitida lente di lettura, oltre a un sistema di strategie d’intervento per dare risposte idonee ed efficaci nelle situazioni di maltrattamento e violenza.
L’assunto di partenza è che incidere sulla matrice culturale del fenomeno significa promuovere un cambiamento in grado di restituire progettualità alle donne vittime di violenza e ai loro figli, muovendo da un approccio in grado di convogliare prassi, modalità e linguaggi dei professionisti e delle professioniste dei vari ambiti di intervento.
L’appuntamento odierno si è incentrato da un lato su “Violenza di genere: aspetti multidimensionali e radici culturali del fenomeno” (con un focus sulla violenza nelle relazioni di intimità e la valutazione del rischio); dall’altro su “La metodologia di accoglienza: dall’emersione della richiesta d’aiuto al riconoscimento della violenza”.
Il secondo appuntamento, in programma lunedì 1 aprile, sarà invece focalizzato sul “Lavoro della rete” e sulla gestione condivisa del percorso di fuoriuscita dalla violenza per donne e minori, sulla violenza assistita e sulle procedure di invio delle donne vittime di violenza al Centro antiviolenza comunale da parte dei Servizi della rete.
Al corso partecipano, inoltre, i farmacisti e le farmaciste aderenti a Federfarma e gli operatori e le operatrici volontari del territorio che hanno condiviso gli obiettivi dell’iniziativa scegliendo di contribuire, concretamente, alla diffusione di una maggiore conoscenza degli strumenti e delle strategie di contrasto alla violenza di genere e assistita.
“In questi anni – ha detto Francesca Bottalico, assessora al Welfare – abbiamo lavorato molto per portare questo tema anche nelle scuole e nei luoghi informali, con l’attivazione di sportelli itineranti di ascolto per favorire l’emersione di episodi e storie che diversamente, senza una presa di coscienza e l’avvio di un percorso di sostegno, rischiano di segnare per sempre la vita delle vittime. Il nostro impegno non si limita alla dimensione della violenza subita ma mira a dare nuove prospettive alle vittime aiutandole ad intraprendere un percorso di reinserimento sociale e lavorativo, l’unico che può offrire una nuova percezione di sé e del proprio futuro una volta superata l’esperienza traumatica”.