Bari, 4.000 famiglie non chiedono i bonus su luce, gas e acqua. Decaro: “Diremo a tutti di questa possibilità”
BARI – Oltre 4.000 famiglie baresi non sanno che possono avere sconti sulle bollette di luce, gas e acqua. Da una ricerca effettuata dall’amministrazione comunale insieme ai principali gestori che forniscono acqua, luce e gas, è emerso che tantissime famiglie (ne pure ne avrebbero diritto per le loro condizioni economiche) non usufruiscono delle agevolazioni previste perché non ne sarebbero a conoscenza.
Anche per questo è stato riaperto l’avviso pubblico finalizzato ad aumentare il numero dei Caf (i Centri di assistenza fiscale convenzionati), a cui i cittadini possono rivolgersi per compilare e inoltrare gratuitamente le richieste per usufruire dei tre bonus che, tra l’altro, sono anche cumulabili tra loro.
Le condizioni per accedere ai bonus sono le seguenti:
BONUS GAS
Possono richiederlo tutti i clienti domestici (sia intestatari di un contratto di fornitura individuale sia fruitori di un impianto condominiale centralizzato) con indicatore ISEE del nucleo familiare non superiore a 8.107,50 euro o non superiore a 20.000 euro per i nuclei familiari con tre o più figli a carico e in presenza di un misuratore gas di classe non superiore a G6 (la classe del misuratore distingue le utenze domestiche da quelle di tipo industriale o commerciale). L’ammontare del bonus viene calcolato in base alle categorie d’uso associate alla fornitura di gas, alla zona climatica di appartenenza e al numero dei componenti del nucleo familiare. Per la zona di Bari (zona climatica C), per una famiglia fino a 4 componenti che fa uso di acqua calda sanitaria e/o uso cottura e di riscaldamento autonomo, il bonus ammonta a 106 euro all’anno. Per le famiglie con oltre 4 componenti, invece, il risparmio, sarà di 154 euro annui.
Secondo gli uffici di Palazzo di Città, su 9.000 euro di famiglie aventi diritto, solo 5.742 usufruirebbero del bonus.
BONUS ELETTRICO
Possono richiederlo tutti i clienti domestici intestatari di un contratto di fornitura di energia per uso domestico, in abitazione di residenza, con ISEE del nucleo familiare non superiore a 8.107,50 euro o non superiore a 20.000 euro per i nuclei familiari con quattro o più figli a carico. Se nella famiglia vive una persona in gravi condizioni di salute costretta ad utilizzare apparecchiature elettromedicali, a fronte di una certificazione rilasciata dalla ASL, è possibile accedere anche al bonus per disagio fisico.
L’importo del bonus elettrico viene scontato direttamente sulla bolletta elettrica, suddiviso nelle diverse bollette corrispondenti ai consumi dei 12 mesi. Ogni bolletta riporta una parte del bonus proporzionale al periodo cui la bolletta fa riferimento. Si può fare richiesta del bonus elettrico indipendentemente dal rivenditore di energia prescelto. Il valore del bonus per disagio economico dipende dal numero dei componenti della famiglia ed è aggiornato annualmente dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
Il bonus elettrico per disagio economico si differenzia sulla base dei componenti del nucleo familiare: con 1-2 componenti è previsto un risparmio di 125 euro annui, con 3-4 componenti di 153 euro, con oltre 4 componenti il risparmio ammonta a 184 euro all’anno. Il bonus elettrico per disagio fisico, invece, si calcola sulla base della potenza contrattuale delle apparecchiature elettromedicali salvavita utilizzate e dal tempo giornaliero di utilizzo.
BONUS IDRICO
Possono richiederlo tutti i clienti domestici (sia intestatari di un contratto di fornitura individuale sia di una fornitura per il servizio intestata ad un’utenza condominiale) con indicatore ISEE del nucleo familiare non superiore a 8.107,50 euro o non superiore ai 20.000 per i nuclei familiari con quattro o più figli a carico. Il bonus idrico garantisce la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua (pari a 50 litri per abitante al giorno) per ogni componente della famiglia al fine di assicurare il soddisfacimento dei bisogni fondamentali della persona. Gli importi del bonus, che si attestano sui 15 euro circa l’anno per ogni componente familiare, vengono computati direttamente sulla bolletta con l’indicazione dello sconto applicato. I dati forniti dall’Acquedotto Pugliese, relativi all’anno 2018, dicono che solo 1.085 famiglie baresi ne hanno usufruito.
I Caf convenzionati si impegnano a garantire gratuitamente ai cittadini l’assistenza per la compilazione telematica delle istanze, il controllo delle completezza dei dati riportati, l’acquisizione del documento di identità del richiedente, la trasmissione dei dati alla piattaforma SGATE (Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle tariffe energetiche), la conservazione dei dati acquisiti per l’istanza relativa al disagio economico in formato cartaceo ed elettronico per 2 anni e per 5 anni in caso di istanza relativa a disagio fisico.
La durata dei bonus ha validità 12 mesi e la richiesta è rinnovabile nel caso in cui permangano le condizioni di disagio del nucleo familiare.
“Intendiamo informare i cittadini di questa grande opportunità – ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro -, e lo facciamo subito dopo l’approvazione della manovra tributaria che, è bene ricordalo, non prevede alcun aumento delle tasse. Vorrei aggiungere che questo è il quinto anno in cui non le aumentiamo, nonostante 47 milioni di euro di tagli subiti nel corso del mandato. Quello che presentiamo è frutto di un lavoro di raccordo tra gli uffici comunali e tutti gli enti erogatori di servizi pubblici con l’obiettivo di assicurare a tutti i cittadini un loro diritto. Usufruire di un’agevolazione già prevista – continua Decaro – è un diritto e insieme una possibilità per chi vive un momento di difficoltà economica: per questo abbiamo deciso di avviare tutte le attività di comunicazione utili a diffondere il più possibile l’informazione, tenuto conto che, per una famiglia di 4 persone che dovesse accedere ai tre bonus, il risparmio ammonterebbe a circa 330 euro l’anno. Se sarà necessario, chiederemo a tutti i Caf convenzionati di avviare una campagna di comunicazione per questo servizio, in modo da non aspettare che siano i cittadini a chiedere di avviare la pratica, ma da proporla essi stessi. Sul versante aziendale, invece, ridurre i costi delle bollette dei cittadini significa incentivare gli stessi cittadini a pagare la bolletta e, quindi, a garantire all’azienda maggiore sicurezza nell’incasso. L’obiettivo – conclude il sindaco – è che nemmeno una famiglia che ha diritto ad usufruire di questi bonus resti esclusa”.