Taranto, la Guardia di Finanza sequestra (e dona ai poveri) una tonnellata di pesce sottomisura. Sanzioni per 50 mila euro per due italiani
BARI – I militari della sezione operativa navale della Guardia di finanza di Taranto hanno sequestrato una tonnellata di “pesce sottomisura” e una grande quantità di prodotto ittico privo di documentazione comprovante provenienza e tracciabilità.
L’operazione si è svolta nele prime ore di venerdì. A seguito di un controllo ad un’auto guidata da un calabrese, sono stati sequestrati 320 chili di “bianchetto” di taglia inferiore a quella consentita; inoltre, lungo le marine della fascia posta a ponente del capoluogo ionico, è stato intercettato e sottoposto a controllo un furgone guidato da un siciliano con a bordo circa 670 chili di novellame di pesce e circa 50 chili di palamita.
La pesca del “bianchetto” ha un impatto devastante dal punto di vista del ripopolamento dei mari, motivo per cui la Guardia di Finanza, con la sua componente specialistica, presta particolare attenzione alla lotta contro i predoni del mare, attraverso una continua attività di vigilanza, volta – oltre che a reprimere – anche a prevenire comportamenti di natura illecita.
Tutto il pesce è stato sequestrato e donato in diverse mense di poveri, associazioni di volontariato e case famiglia di Taranto. Nel complesso l’operazione ha portato all’applicazione di sanzioni amministrative per un importo superiore a 50 mila euro.