Un anno senza Nicola Marzulli. Il ricordo di SulPezzo.info
Esattamente un anno fa ci lasciava il Generale Nicola Marzulli, il capo della polizia locale di Bari. Il comandante si spense, a causa di un improvviso malore, la sera del 14 febbraio 2018, all’età di 65 anni. Di lì a poco sarebbe andato in pensione.
La sua scomparsa è stata traumatica per Bari e per tutti i baresi per bene. Marzulli è stato alla guida dei vigili del capoluogo pugliese per ben 2 volte: la prima dal 1999 al 2005, la seconda – sotto l’attuale amministrazione Decaro – dal 2016 sino al giorno della sua scomparsa. Ho avuto la fortuna di conoscerlo (e di intervistarlo più volte, ammirando la sua grandissima disponibilità e la sua pazienza) quando era ancora colonnello: il grado di generale lo ottenne – meritatamente – solo nel 2016.
Il Comandante era un uomo di sani principi, ligio al dovere e alla disciplina. Possedeva un’altissima caratura morale e umana. Caratura che, negli anni alla guida del comando di via Paolo Aquilino (che oggi porta il suo nome grazie alla volontà del sindaco Decaro) è riuscito a trasmettere anche ai “suoi” agenti.
E’ impossibile dimenticare un aneddoto, collocato poche settimane dopo il suo secondo insediamento. Camminavo per strada, al quartiere Libertà, e, per la prima volta, dopo tanto tempo, vedevo finalmente la auto parcheggiate (come spesso accadeva) in modo selvaggio, multate. Stava tornando l’ordine, stava tornando il rispetto, stava tornando la tutela della brava gente: era tornato il comandante Marzulli. Lui era quello dell’intolleranza zero verso le infrazioni: “Esistono le regole e dobbiamo farle rispettare”, ripeteva spesso, a ragione.
Dopo il suo primo mandato, Michele Emiliano lo aveva rimosso, nominandolo dirigente della ripartizione Sviluppo economico. Antonio Decaro lo rivolle alla guida della polizia municipale, poi ancora lo volle presidente dell’Amtab: di lui il sindaco si fidava ciecamente, tanto da affidargli l’operazione di risanamento della municipalizzata del trasporto pubblico urbano, dopo alcuni scandali giudiziari che avevano coinvolto l’azienda.
Marzulli era laureato in Scienze politiche e aveva ottenuto un master all’Università Bocconi di Milano. Prima di esserlo a Bari, era stato comandante a Taranto e Alberobello.
In vita sua Marzulli è stato quello che lui stesso voleva essere, il volto delle Istituzioni che tutti vorremmo: dedito al lavoro (era in Comando sino a tarda sera), onesto, rispettoso delle regole e vicino ai cittadini, sempre pronto a dialogare e prendersi le sue responsabilità. Marzulli ci ha sempre “messo la faccia”: basti ricordare la lotta alle fornacelle abusive durante la sagra di San Nicola del 2016, un evento che ha fatto clamore diventando persino di portata nazionale.
Non parlerò del delinquente che, rovinando più volte la foto sulla sua lapide, ha provato – inutilmente – a sfregiarne la memoria. Per fortuna è stato individuato e denunciato.
Il Generale amava Bari. Bari era la sua città e lui ogni giorno si impegnava con tutte le forze per farla apparire ordinata, moderna e sempre attraente. La città di Bari gli sarà sempre riconoscente, anche se sappiamo che non sarà mai abbastanza.
Grazie Generale Marzulli, per tutto quello che hai fatto per noi e per la nostra città. Bari non ti dimenticherà. Buon viaggio.