Bari, sequestrati 3 milioni di euro ad ex contrabbandiere di sigarette
BARI – Dichiarava solo due mila euro all’anno di reddito, ma faceva contrabbando di sigarette. Per questo i carabinieri del comando provinciale di Bari hanno eseguito un sequestro preventivo di beni, per un valore di circa 3 milioni di euro, nei confronti di Bernardo Di Maio, pregiudicato cinquantenne del luogo, già sottoposto preventivamente a sorveglianza speciale e condannato in via definitiva per associazione finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati all’estero (TLE).
Il provvedimento è scaturito dai risultati di un’attività indagine svolta dai militari del nucleo investigativo di Bari, che ha consentito di evidenziare come il patrimonio dell’uomo e dei suoi familiari fosse il risultato di un sistematico reinvestimento di capitali di illecita provenienza.
La sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Bari ha quindi disposto un decreto di sequestro preventivo per un bar (sito in via Calefati, a Bari), dieci conti correnti (in cinque diverse banche), un lussuoso appartamento con box in via Vincenzo Corrado e un appartamento in via Dante.
L’attività d’indagine ha richiesto l’analisi e la ricostruzione dei flussi di denaro e delle attività economico-finanziarie generate dal Di Mario e dell’intero suo nucleo familiare per un trentennio, precisamente dal 1990 al 2017, al termine della quale è stata acclarata l’illecita provenienza del patrimonio dell’uomo (che in questi trent’anni dichiarava al fisco un reddito medio annuo di appena 2.000 euro) e della sua famiglia