La giornalista Marilù Mastrogiovanni in giuria per il World Press Freedom Prize dell’Unesco
BARI – La giornalista leccese (ma barese d’adozione) Marilù Mastrogiovanni è stata invitata dalla direttrice generale dell’Unesco, Audrey Azoulay, a far part della giuria del ‘Guillermo Cano World Press Freedom Prize”.
Ad annunciarlo è la stessa cronista sulle sue pagine ufficiali.
Il World Press Freedom Prize è un premio Unesco, istituito nel 1997, che conferisce ad una persona, un’organizzazione o un’istituzione che nella sua vita ha dato un notevole contributo alla libertà di stampa. La giuria è composta da sei membri, sei giornalisti indipendenti provenienti dai diversi continenti, scelti, motu proprio, dal direttore generale.
Prima della Mastrogiovanni (che rappresenterà il continente Europa, non un paesino, per intenderci, ndr) solo Luciana Sgrena, tra gli italiani, circa 10 anni fa, ha ricoperto lo stesso incarico.
“Con grande senso di responsabilità – scrive la giornalista – e con un attacco di panico non da poco ho accettato l’invito, quando ho capito che non era uno scherzo. Il primo pensiero in effetti è stato proprio quello: hanno sbagliato indirizzo. Invece la lettera con tanto di protocollo e l’invito a nome della direttrice generale Azoulay mi ha inchiodato alla responsabilità che sono stata chiamata ad assumermi. Ma non ci ho creduto, lo ammetto, finché non ho visto il mio nome sul sito dell’Unesco”.
Mastrogiovanni – giornalista d’inchiesta e direttora de IlTaccodItalia.info -ricoprirà questo incarico sino al 2021, “in riconoscimento del suo profondo impegno per i principi della libertà di stampa, nonché del considerevole contributo che avete già dato a questi ideali”.
“Quest’invito – dice la reporter – mi commuove e mi onora. E mi dice che il lavoro che faccio, e come lo faccio, ha un Valore. Per gli altri, per il bene comune. Ha un Valore, visto da fuori. Perché in Italia, il lavoro che faccio, e come lo faccio, quel Valore lo perde e anzi, spesso, è oggetto di derisione e denigrazione. Anche per questo lo farò con maggiore pervicacia e lucidità”.
Il compito dei membri della giuria del Premio Guillermo Cano World Press Freedom è anche quello di assistere l’Unesco su questioni etiche relative alla legislazione dei media e a tutto ciò che può compromettere la libertà di espressione nei paesi e nei Continenti d’origine.
“Con tutte le mie forze – conclude Mastrogiovanni – porterò presso le rappresentanze mondiali la voce periferica dei giornalisti indipendenti. Rivolgerò la mia osservazione soprattutto verso le donne giornaliste, che fanno doppia fatica e ricevono doppie e specifiche minacce, proprio in quanto donne. Non c’è democrazia senza una libertà d’informazione reale e compiuta. Non c’è democrazia senza le donne”.
Maria Luisa Mastrogiovanni, oltre ad essere una nota giornalista d’inchiesta, è autrice di numerosi libri e alcuni documentari. Collabora con Il Sole 24 Ore, Il Manifesto, Left e Narcomafie. In passato ha collaborato con Il Fatto Quotidiano e il Nuovo Quotidiano di Puglia. E’ direttora del giornale d’inchiesta – da lei stesso fondato – iltaccoditalia.info. E’ consulente per Presa Diretta (RAI3), ed Euronews. Fa parte del consiglio nazionale dell’associazione nazionale “Giulia Giornaliste”. E’ ideatrice e coordinatrice del Forum delle Giornaliste del Mediterraneo. Ha vinto numerosi premi tra cui il ‘Giustolisi’ nel 2017, il ‘Campione’ nel 2010 e 2012 e il ‘Paolo Borsellino’ nel 2015.
A Marilù, giornalista di razza con un coraggio e una tenacia insuperabili, il più grande in bocca al lupo per questo importantissimo incarico, da parte del direttore e di tutta la redazione di SulPezzo.info.
E’ tutto meritato.