Di Maio: Lino Banfi rappresenterà l’Italia all’Unesco. Ma è una fake news. Scoppia l’ironia sui social
BARI – Lino Banfi, al secolo Pasquale Zagaria, andrà a rappresentare l’Italia all’Unesco (almeno secondo Luigi Di Maio): “Come governo abbiamo individuato il maestro Lino Banfi che andrà a rappresentare l’Italia nella commissione per l’Unesco, cioè l’abbiamo fatto patrimonio dell’Unesco, ha detto oggi il vicepremier Di Maio sul palco dedicato al reddito di cittadinanza.
Di Maio però, sbaglia incarico. A correggere una nota del Mise, il Ministero dello sviluppo economico: “Il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ha indicato Lino Banfi come componente nell’assemblea della Commissione nazionale italiana per l’Unesco (Cniu), in sostituzione di Folco Quilici che ricopriva il ruolo di referente per la comunicazione”. Insomma l’attore non sarà ‘rappresentante dell’Unesco’ e non andrà a sostituire il professor Francesco Buranelli, che rimarrà al suo posto.
“Quando mi hanno detto di volermi investire di questo incarico – ha detto l’attore alla stampa, durante la presentazione del reddito di cittadinanza – mi sono chiesto ‘che c’entro io con la cultura’? Poi ho scoperto che questa carica è bellissima. Le istituzioni sono fatte con persone laureate, io invece voglio portare un sorriso ovunque, anche nei posti più semplici. Il mio sogno è vedere le persone che sorridono anche quando fanno politica”.
L’altro vicepremier, Matteo Salvini, la butta sul ridere: “Lino Banfi ambasciatore all’Unesco? Va bene? E Jerry Calà, Renato Pozzetto, Umberto Smaila? Scherzi a parte, sorridiamo che l’Italia è così bella che chiunque la può rappresentare e difendere”. Meno ironico è invece Matteo Orfini: “Uno schiaffo al merito e alla competenza che umilia chi fa sacrifici ogni giorno per studiare”.
Ma la notizia dell’incarico affidato da Luigi Di Maio a “Nonno Libero” non ha lasciato i social indifferenti, tanto che nel giro di pochi minuti dall’annuncio gli hashtag #LinoBanfi e #Unesco sono diventati i primi due trending topic in Italia. Tra ironia e, non poca, polemica. “Se me lo avessero detto dieci anni fa, avrei risposto come DOC in ritorno al futuro, quando scopre che Reagan è presidente degli USA . “E il primo ministro chi è, Jerry Lewis? Suppongo che Marilyn Monroe sia la first lady!”, ha twittato Paolo, citando un grande classico del cinema. E anche se non è proprio Marilyn, sui social tutti chiamano a gran voce Edwige Fenech. “Patrimonio dell’Umanità”. O almeno “ambasciatrice Onu”. Se non altro aiuterebbe ad appianare i problemi con la Francia. Pure lei, insomma, merita un ruolo di rilievo. Così come il Pierino, ed ex amico di Banfi, Alvaro Vitali. E dove lasciamo la mascotte di Gardaland, Prezzemolo? Lorella Cuccarini era impegnata? Battute a parte, c’è chi avrebbe preferito Piero Angela. O almeno suo figlio Alberto. E chi tira un sospiro di sollievo per aver evitato Povia. Quello che più non piace agli utenti di Twitter è il riferimento ai plurilaureati: “In questo Paese si demonizza chi ha studiato. Passa il messaggio che le uniche conoscenze che contano sono quelle di chi può raccomandarti da qualche parte”, si indigna Monia. Ed Elisa si chiede: “Non ci facciamo già ridere dietro abbastanza dal resto del mondo?”. Meglio stare sull’ironia. E giocare al totonomine: si propone Antonio Cassano all’Accademia della Crusca, Don Matteo alla CIA, la Dottoressa Giò all’Organizzazione Mondiale della Sanità, Paolo Fox alla Nasa e Checco Zalone all’Inps.