Bari, caos in consiglio comunale. Relazione fiume dell’assessore, le opposizioni insorgono: seduta sospesa
BARI – “Sono le 19, siamo in aula dalle 17, l’assessore Tomasicchio relaziona all’assemblea per un’ora e mezza senza nemmeno finire la lettura (arriva a pagina 13 su 30) e pretende di continuare senza che noi dell’opposizione possiamo dire nulla. A quel punto ci siamo ribellati”. Queste sono le parole a caldo di Irma Melini, consigliera comunale e candidata sindaco alle Amministrative 2019, dopo che la seduta odierna del consiglio comunale è stata sospesa per i tumulti scatenati dai membri dell’opposizione.
“Abbiamo semplicemente chiesto al’assessore – spiega la Melini – di riassumere o comunque di dare per letta la seconda parte della relazione, perché depositata, così da permettere d’intervenire e di avere opportunità di leggerla noi stessi. Se questo è il ritmo di lettura dell’assessore senza che il sindaco abbia fiatato, è pazzesco”.
Tema monotematico del consiglio comunale odierno è il decentramento amministrativo (e la costituzione nonché il funzionamento dei Municipi): “Il decentramento amministrativo – dice la Melini – è un altro costo inutile grazie a questa Amministrazione. La Giunta Decaro ne discute solo oggi quando il regolamento comunale lo imponeva ad un anno dalla istituzione dei municipi, ovvero nel 2015. Siamo con quattro anni di ritardo e senza neanche tutti i consiglieri di maggioranza in Aula”.
“Un dato è certo – continua la candidata -, i consiglieri e i presidenti dei cinque municipi costano quasi un milione di euro ai baresi, senza però aver ricevuto le deleghe necessarie a riconoscere i servizi alla persona, tra cui minori e anziani, le attività culturali, sportive e di controllo del territorio, inclusa la sua manutenzione”.
Il presidente della commissione decentramento, Muolo, ha abbandonato l’aula Dalfino poco prima che l’assessore Tomasicchio iniziasse a leggere la sua relazione.