Caso Battisti, Michele Laforgia al ministro Bonafede: “I detenuti non sono trofei da esibire. Ponga fine a questo scempio”
BARI – Lettera aperta dell’avvocato Michele Laforgia (La Giusta Causa) al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
Egregio Sig. Ministro Alfonso Bonafede,
con grande sorpresa e non poco sconcerto ho visto che ieri ha pubblicato su Facebook il video – montato e munito di suggestiva colonna sonora, come risulta dal link qui sotto – che riproduce l’arrivo in Italia e la presa in custodia dell’ex latitante Cesare Battisti, al quale ha presenziato personalmente insieme al Ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Ella è avvocato ed è pertanto certamente a conoscenza delle numerose norme internazionali, costituzionali, penali e regolamentari che vietano di esporre al pubblico ludibrio coloro che sono sottoposti, per qualsiasi ragione, alla custodia dello Stato. Mi chiedo pertanto come sia stato possibile consentire e diffondere, addirittura sulla sua pagina personale – frequentemente utilizzata per comunicare atti e adempimenti del Suo Ministero – un filmato realizzato palesemente in violazione, fra l’altro, dell’art. 2 della legge 492 del 1992, che impone, all’opposto, l’adozione delle “opportune cautele per proteggere i soggetti tradotti dalla curiosità del pubblico e da ogni specie di pubblicità, nonchè per evitare ad essi inutili disagi”.
Sul tema, come pure certamente sa, il Garante della privacy ha più volte sottolineato i limiti del diritto di cronaca al momento dell’arresto, a garanzia dei diritti della persona. I condannati e i detenuti non sono trofei da esibire, Sig. Ministro, e lo Stato ha il dovere di garantirne l’integrità e la dignità in ossequio all’art. 13 della Costituzione, che vieta “ogni violenza fisica o morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà”.
Ho peraltro verificato che il video in questione risulta tuttora pubblicato su una pagina della Polizia Penitenziaria, spero non ufficiale, in cui sono riportati numerosi commenti alla notizia dell’arresto di Cesare Battisti. Nella ipotesi in cui Ella non ne sia a conoscenza, riporto di seguito alcuni di questi commenti, francamente agghiaccianti. Non so se provengono da appartenenti alla Polizia, ma il solo fatto che si leggano su una pagina pubblica comunque riferibile a un Corpo dello Stato desta enorme preoccupazione e allarme.
Le chiedo di esercitare le Sue prerogative, Sig. Ministro, e di porre fine a questo scempio. È in gioco la civiltà giuridica, la Sua credibilità e la fiducia nelle istituzioni democratiche: la stessa fiducia che, a suo tempo, ha salvato il nostro Paese dalla violenza del terrorismo.
Michele Laforgia, avvocato
https://www.facebook.com/poliziapenitenziaria/videos/370851977036860/